Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 28th, 2012 | by alessandro ludovisi
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“Lawless” è l’adattamento cinematografico del romanzo di Matt Bondurant, nipote di Jack Bondurant un contrabbandiere che agiva nella Virginia degli anni venti insieme ai fratelli Forrest e Howard. La pellicola è diretta da John Hillcoat (“The Road“) e interpretata da Tom Hardy (Il cavaliere oscuro – il ritorno), Guy Pearce (Prometheus), Gary Oldman (“La talpa“), Shia LaBeouf (Transformers 3), Jessica Chastain (Le paludi della morte), Mia Wasikowska (“Albert Nobbs“) e Jason Clarke (“Nemico pubblico – Public Enemies”).
Contea di Franklin, Virginia: siamo negli anni del proibizionismo e in questo piccolo angolo d’America si espande veloce la leggenda dei fratelli Bondurant, fuorilegge e contrabbandieri di alcol. Si dice siano invincibili, o meglio immortali e che niente e nessuno li possa fermare. Howard, il più grande, ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale e appare come il più fragile e instabile da un punto di vista psicologico, Forrest è invece il duro della famiglia, robusto fisicamente di poche parole. Jack è il più piccolo, è solo un ragazzo e sembra più interessato alle donne – si innamora della figlia di un reverendo – alle belle macchine e ai vestiti costosi. Gli affari vanno piuttosto bene ma da Chicago viene inviato sul posto Charlie Rakes, un rappresentante della legge corrotto e violento che ingaggerà con i tre fratelli, gli unici a non cedere ai suoi ricatti, una feroce lotta fino alla resa dei conti finale.
Le storie ambientate negli anni del proibizionismo sembrano non passare mai di moda, grazie a un universo visivo composto da gangster, macchine d’epoca, vestiti eleganti e belle donne, spesso ben poco vestite. Basterebbe citare, prendendo ad esempio il grande schermo, due serie televisive come “Vegas” e “Boardwalk Empire” che raccontano storie di un’ altra epoca riscuotendo un notevole apprezzamento da parte del pubblico.
Shia Labeouf e Mia WasikowskaDunque, i gangster movie tirano e anche parecchio, se poi alla storia aggiungi un cast incredibilmente omogeneo e di valore allora il risultato finale non può che essere apprezzabile. Eppure “Lawless” balbetta e non poco nonostante la ricostruzione accurata e una trama interessante che mischia la leggenda all’azione. I personaggi risultano superficiali e non si scava a fondo lasciando la sensazione di un intreccio un po’ forzato e prevedibile nel suo sviluppo. Nella prima parte, soprattutto, la pellicola risulta pulita e fin troppo ordinata, con l’unica eccezione di una aggressione notturna (con tanto di taglio della gola in uno scenografico paesaggio innevato) e l’ingresso in scena del boss Gary Oldman (nel film ha un minutaggio decisamente limitato) che smitraglia in pieno giorno macchine e uomini per poi strizzare l’occhio al giovane Jack che, evidentemente, ne rimane folgorato (anche se appare poco credibile che l’ascesa criminale del ragazzo sia stata favorita da questo evento).
Nonostante tutto “Lawless” è godibile, grazie a prove attoriali sopra la media e un canovaccio condito di ritorsioni e vendette “giustificate”. Niente che non abbiamo già visto, però, ed è forse questo il vero limite della pellicola: gangster, sparatorie, mazzette, il cattivo di turno, sangue che scorre copioso, distillazione di alcolici. La sensazione di déjà vu è troppo forte anche per i novizi del genere.
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