Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 22nd, 2010 | by sally
2Summary: Da vedere rigorosamente dopo aver già visto gli episodi precedenti!
Non è nemmeno arrivato in sala ed ha fatto il pieno nei botteghini di tutto il mondo, “Harry Potter e i doni della morte: parte I” è stato un successo assicurato, primo assaggio dell’ultimo episodio della celebre saga fantasy dedicata al maghetto occhialuto ed ormai cresciuto, che si concluderà una volta per tutte a luglio 2011.
Il film era particolarmente atteso dai fan della saga, che ormai da anni attendono pazienti l’arrivo degli episodi sul grande schermo, pronti a puntare il dito, giustamente, contro ogni possibile errore narrativo. Questa volta il regista David Yates sembra essere in gran forma e non si dissocia poi tanto da quello che è il racconto originale di J. K. Rowling, se non per pochi dettagli. Il regista di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e di “Harry Potter e il principe mezzosangue” si dimostra ancora una volta adatto al genere, riportando sul grande schermo i tre protagonisti in salsa decisamente malinconica, avvertendo che si tratta di un addio. Fin dalla prima scena, infatti, non si può fare a meno di notarlo. Harry Potter è ormai un mago in fuga ed a proteggerlo ci sono tutti i suoi amici. Ognuno sta abbandonando casa, la scena che senza alcun dubbio mette più tristezza è l’addio ai genitori di Hermione, ai quali cancella la memoria. Tutto fa presagire che sta per succedere qualcosa di veramente grande, Harry e i suoi amici sono nuovamente in pericolo, pronti ad immergersi in una grande avventura, la cui prima parte intratterrà lo spettatore per ben 146 minuti, per saziare a modo i fan della saga. Scene cupe, accompagnate da musiche altrettanto cupe, senza lasciarsi sfuggire le scene di azione durante le fughe, che prendono vita già a pochi minuti dall’inizio della pellicola. David Yates lascia largo spazio ai protagonisti, senza dimenticare che Harry Potter, interpretato da Daniel Radcliffe, è l’elemento centrale della storia. Ma quasi a pari livello troviamo l’indispensabile Hermione, interpretata da Emma Watson, mentre poco più indietro rimane Rupert Grint, che interpreta Ron e che tra i tre è sicuramente il personaggio più leggero e, con un piccolo sforzo, si può considerarlo anche comico.
Harry Potter deve abbandonare Hogwarts e cercare di trovare e distruggere tutti gli horcrux, gli oggetti in cui Lord Voldemort ha imprigionato la sua anima per rendersi immortale. Di fronte all’avanzata di Voldemort e dei suoi Mangiamorte, Harry sembra essere l’unica via di salvezza per il mondo della magia e ancora una volta finirà per vivere un’avventura rocambolesca, tra dramma, azione e grandiosi effetti speciali, arricchita da un cast eccellente. Troviamo infatti tra i personaggi di “Harry Potter e i doni della morte: parte I” anche Helena Bonham Carter, Michael Gambon, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Maggie Smith, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Bill Nighy, Jason Isaacs, John Hurt, Ciarán Hinds, Rhys Ifans, Miranda Richardson, Brendan Gleeson, David Thewlis, Robbie Coltrane, per nominarne alcuni. Le scene, però, rimangono concentrate sui tre protagonisti, tra luoghi sempre diversi e via via sempre più freddi e desolati. Nonostante di anni sul set ne siano passati parecchi, sembra però che gli attori principali non abbiano acquisito grandiose capacità recitative, in grado di colpire profondamente lo spettatore. O forse dovremmo vedere come se la cavano in altri film e in altri generi.
Inutile dire che la colonna sonora è un contributo fondamentale per rendere ancor più interessante e coinvolgente il film. Se ne è occupato Alexadre Desplat, reclutato anche per la colonna sonora del secondo episodio. C’è da precisare che per chi non ha mai seguito la saga, nè sui libri nè al cinema, sarà difficile rimanere concentrati su questo lungo episodio senza finire per ‘annoiarsi. Quindi, un ottimo prodotto per gli affezionati, meno interessante per chi non se n’è mai interessato in precedenza. Questo non toglie che il lavoro compiuto da David Yates sia davvero notevole, altrimenti il riscontro al box office sarebbe andato diversamente. Ciò che lascia maggiormente perplessi è il fatto di dover aspettare ancora tantissimi mesi per poter vedere come andrà a finire e salutare una volta per tutte Harry, Ron ed Hermione.
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