Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Luglio 1st, 2011 | by sally
0L’attore Jonathan Rhys Meyers ha tentato il suicidio nella sua casa di Londra. Divenuto famoso con “Velvet Goldmine“, l’attore irlandese ha avuto una carriera di tutto rispetto, passando per “Match Point” e il suo ruolo ne “I Tudors“, i suoi occhi di ghiaccio sono inconfondibili, ma dietro quegli occhi si nasconde un grande dolore. Ormai da diverso tempo Jonathan Rhys Meyers combatte contro la dipendenza da alcol e droghe e pare che il declino vero e proprio abbia avuto inizio dopo la morte della madre, avvenuta nel 2008. Da allora le condizioni dell’attore sono peggiorate, fino a sfociare in un gesto estremo.
Jonathan Rhys Meyers è stato trovato quasi in fin di vita nel suo appartamento di Londra, mentre si rifiutava in ogni modo di ricevere dei soccorsi. Trasportato di forza all’ospedale, per fortuna l’attore adesso gode di condizioni migliori, mentre tutti cercano di capire cosa lo avesse portato a compiere un gesto simile. Sembra che Jonathan avesse ingerito una dose di pillole, cercando di porre fine alla sua vita ma il mix letale non l’ha ucciso e da oggi l’attore potrebbe avere una seconda opportunità, magari per rimettersi in sesto e ricominciare a vivere lontano dalla depressione. Nato nel 1977, Jonathan Rhys Meyers ha raggiunto il successo nel 1998 con “Velvet Goldmine” di Todd Haynes, al fianco di Ewan McGregor e Christian Bale, ma nella sua lunga carriera cinematografica troviamo opere come “Titus”, “Sognando Beckham”, “Alexander”, “Mission: Impossible 3”, “Vanity Fair” e i suoi occhi glaciali hanno stregato il pubblico femminile in “Match Point” di Woody Allen, in cui recitava insieme a Scarlett Johansson e ancor più di recente, lo abbiamo visto al fianco di Julianne Moore in “Shelter – Identità paranormali” e “From Paris with Love”. Non molto tempo fa comunque l’attore aveva rivelato un carattere piuttosto difficile, dichiarando che la recitazione non è un mestiere che ama, ma per lui è stata una grande occasione per evitare la prigione e la vita di strada.