Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 16th, 2011 | by johnbuckley
0Chissà se la carriera di Kristen Stewart sarebbe mai decollata se non avesse interpretato Bella Swan nella saga di “Twilight“. Saga amata e criticata in egual misura, che ad un passo dal terminare (la prima parte di “Breaking Dawn” uscirà nei cinema italiani proprio oggi) ci lascerà in eredità un pugno di attori forse più belli che bravi (ma qui i fans insorgeranno… prendetela come una umile opinione di chi scrive). Ammirevole è comunque la volontà da parte dei tre protagonisti di cercare strade differenti dalle parti che li hanno resi celebri. In questo la Stewart, insieme al suo compagno di vita Robert Pattinson, si è sempre distinta, con una carriera pre-“Twilight” ed una post tutta da definire ma che dà segnali incoraggianti.
Parti piccole, o poco significative, o in film di poco conto, eppure la Stewart, con quegli occhi, con quel visino da diva d’altri tempi, sarebbe sicuramente riuscita a ritagliarsi il suo spazio. Infatti, tra un capitolo e l’altro del film che l’ha lanciata, ha recitato in alcuni piccoli film molto interessanti e riusciti.
Tra i film pre-“Twilight” si segnalano “Panic Room” e “Into the wild“. In “Panic Room“, film del 2002 di David Fincher, Kristen divide la scena con quel mostro di bravura di Jodie Foster. Il film è pieno di trovate tecnologiche interessanti, con la telecamera che si infila in ogni dove, (forse il vero motivo d’essere della pellicola); il thriller ad altissima tensione non è certo il film più memorabile di Fincher, ma si fa apprezzare, e l’interpretazione della Stewart malata di diabete in lotta per la sopravvivenza è convincente.
In “Into the wild“, film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn, premio Oscar al miglior attore non protagonista (Hal Holbrook) la Stewart ha una piccola parte. Interpreta una ragazza hippy, uno dei tanti incontri del vagabondo protagonista. Una piccola parte, ma si fa apprezzare e soprattutto dimostra come la Stewart sappia scegliere film particolari fuori dalle logiche puramente commerciali del’industria.
Nel 2008 la giovane attrice agguanta il ruolo della vita. Diventa un’icona ed un modello per molte adolescenti. Inutile spendere altre parole.
L’anno dopo “Twilight” Kristen Stewart recita in un piccolo film, dimostrando finalmente a pieno il suo talento. Parlo del delicato “Adventureland” (2009). Il film, diretto da Greg Mottola, è la storia di uno studente che nell’estate del 1987 per pagarsi gli studi deve lavorare in un parco divertimenti. Qui incontra Emily (interpretata dalla Stewart), che diventa il suo interesse amoroso ma che forse ha un’altra relazione con un uomo più maturo. Il film, parzialmente autobiografico, basato sulla reale esperienza del regista, è un delizioso spaccato adolescenziale, in cui i problemi tipici dell’adolescenza vengono trattati con realismo e nostalgia. La Stewart nel film è incantevole, bizzarra e innamorata, e il film è realmente emozionante ed empatico.
E adesso, ad un passo dalla chiusura della saga, cosa c’è nel futuro di Kristen? Già annunciato “Snow White & the Huntsman“, per la regia di Rupert Sanders. Il resto sono solo rumors. Riuscirà ad affrancarsi dal ruolo che l’ha resa celebre e ricca e camminare sulle sue gambe? Molto dipenderà dalle scelte che farà. L’impressione è comunque che la ragazza non abbia ancora trovato il ruolo che la affrancherà ad essere idolo delle teenager e che la restituirà agli appassionati come attrice a tutto tondo, sensibile, credibile e convincente. Il talento c’è.