Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 29th, 2011 | by alessandro ludovisi
0Il vicepresidente del gruppo Mediaset Pier Silvio Berlusconi (figlio del dimissionario premier) ha confermato come la sua società, in collaborazione con il fondo Clessidra, abbia presentato una offerta per rilevare il controllo totale della Endemol (di cui già possiede un terzo), società produttrice di formati televisivi, fondata nel 1994 dagli olandesi Joop van den Ende e John de Mol.
Berlusconi si ritiene soddisfatto della offerta presentata, ritenendola adeguata per i creditori e per il futuro economico dell’azienda, attualmente alle prese con un piano di ristrutturazione del debito (per qualsiasi operazione che porti a un cambio di controllo occorre il via libera dei due terzi dei creditori), ma sarebbe pronto a tirarsi indietro nel caso dovesse partecipare a un asta. Mediaset ha quindi fatto il primo passo forte di una alleanza con il fondo Clessidra che alcuni rumors davano vicino all’acquisto della A.S. Roma calcio, poi passata in maniera definitiva alla cordata statunitense guidata da Thomas DiBenedetto.
Berlusconi si prepara alla battaglia per l’acquisizione della società olandese che vanta da anni sezioni logistiche in tutti i più grandi mercati televisivi europei, compresa l’Italia. Tra le produzioni Endemol in Italia ricordiamo soprattutto il “Grande Fratello”, “La fattoria”, “La pupa e il secchione”, “Operazione Trionfo” e Gamesow come “Affari tuoi”, “I soliti Ignoti” e “Sarabanda”.
Nel 2010 Mediaset è risultato come il miglior gruppo media italiano ma è molto attento anche al mercato estero, soprattutto spagnolo (dove controlla il Grupo Telecinco), cinese (partecipazione in Sportnet Media e accordi con il canale sportivo China Sports Programs Networks), nordamericano e nordafricano (partecipazione nel canale televisivo generalista tunisino, Nessna). La Mediaset leader nel mercato non sembra quindi risentire dei guai di famiglia, anche perché Pier Silvio Berlusconi si è raramente dimostrato interessato ai problemi politici del padre che, in seguito a un colloquio con il Presidente Napolitano, ha deciso di rassegnare le dimissioni.