Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Gennaio 30th, 2012 | by alessandro ludovisi
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Una parola semplice, Muppet (dalla unione di marionette e puppet), per quello che è stato uno dei più grande spettacoli per bambini mai realizzato: il Muppet Show, da una idea di Jim Henson, creatore dei celebri pupazzi che hanno fatto, e fanno, sognare migliaia di bambini. Eravamo sul finire degli anni settanta quando l’astuto Kermit, presentatore dello show, impazzava sul piccolo schermo in compagnia di Piggy, Animal, Fozzie e tanti altri. Dopo più di un decennio dall’ultima apparizione cinematografica ( “Muppets from Space”) i simpatici pupazzi sbarcano di nuovo al cinema e lo fanno in grande stile diretti da James Bobin e accompagnati da Jason Segel (Marshall in “How I Met your mother”) e Amy Adams (“Come d’incanto”, “The Fighter”, “Julie e Julia”). Nella pellicola ci sono diversi cameo, tra cui, ricordiamo quello di Zack Galifianakis (straripante in “Una notte da leoni” e nel suo sequel).
Walter, Gary e Amy (pupazzo, uomo, donna) partono per un viaggio a Los Angeles dove hanno in programma di visitare gli Studios teatro dello spettacolo dei Muppet ma troveranno solo camerini abbandonati, come quello di Kermit dove, casualmente, Walter apprende che il teatro dello show con protagonisti i simpatici pupazzi verrà raso al suolo, poiché Tex Richman (Chris Cooper) un filantropo soprannominato “Il barone del petrolio” intende scavare nelle fondamenta per realizzare un pozzo petrolifero. Allarmati i tre protagonisti si recheranno a casa di Kermit (e che casa, con tanto di recinzione elettrificata) per comunicare alla star la triste notizia. Rassegnata, la rana più celebre del piccolo e grande schermo, sembra abituarsi all’idea che il vecchio luogo di lavoro sarà smantellato. L’unica possibilità è trovare dieci milioni di dollari. “Ma come? L’unico modo sarebbe mettere su uno show e la vecchia banda non la vedo da tanto tempo, la gente si è dimenticata di noi”, aggiunge Kermit, sbagliando. Inizierà allora la ricerca del Muppet perduto, che fa molto “The Blues Brothers“. Nessuno si opporrà alla riunificazione della band, troppo il desiderio di riacquistare quel teatro sede di interminabili show che garantivano ai bambini di tutto il mondo valanghe di risate.
Operazione nostalgia, quella realizzata dai produttori del film che riescono a risvegliare sopiti ricordi infantili e adolescenziali, mostrandoci i personaggi originali dello show (e badate bene, ci sono tutti) al giorno d’oggi, non invecchiati di una virgola e impegnati in nuove attività lavorative. Attori in carne ed ossa e pupazzi recitano uno fianco all’altro e il risultato è abbastanza esilarante se non fosse che la parte iniziale del film stenta notevolmente a decollare. Potremmo definirla una sala d’attesa per lo show vero e proprio. Segel e la Adams sono assolutamente a loro agio e si dilettano sia in recitazione che canto, nel film sono presenti, infatti, dei gustosi stacchi musicali. Nonostante aspettassimo il ritorno dei Muppet sul grande schermo da anni, tuttavia, il film non convince, siamo convinti si potesse osare maggiormente, per evitare il rischio di far apparire il film come una mera proposizione commerciale dettata dalle logiche produttive. Kermit e gli altri sono decisamente molto amati e nel film non mancheranno alcune star di Hollywood (due minuti scarsi di Jack Black, che interpreta se stesso, sono imperdibili). Non vi sveliamo il finale, prevedibile, anche perché preferiamo considerare quello realizzato da James Bobin come un “documentario realistico” sulla vita attuale dei nostri amatissimi pupazzi e, considerato il successo della pellicola, non sarà neanche l’ultimo.
Una pellicola consigliabile soprattutto ai fan del “Muppet Show” e alle famiglie con pargoli al seguito. Meglio la seconda parte del film rispetto alla prima dove avviene il reclutamento dei pupazzi impegnati nelle più variegate attività. Decisamente azzeccato il cast.
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