Anna Faris non reciterà in Scary Movie 5

Una buona e una brutta notizia per i fan di Scary Movie: il quinto episodio della serie viene confermato e alla regia ci sarà Malcolm Lee (alla sceneggiatura parteciperà anche David Zucker che ha diretto gli ultimi due episodi della saga) che dirigerà un cast rinnovato che troveremo nei cinema nel prossimo mese di gennaio; il cast, appunto, e qui dobbiamo annunciarvi che Anna Faris non parteciperà alla pellicola. La bionda attrice di Baltimora ha infatti confermato che non vestirà i panni di Cindy Campbell, la studentessa e giornalista più esilarante del cinema americano.

Il fenomeno “Scary Movie” nasce nel 2000 da una idea dei fratelli Wayans che vollero realizzare una parodia di celebri pellicole horror/thriller, in modo particolare omaggiando e sbeffeggiando “Scream” di Wes Craven ma non tralasciando pellicole come “The Blair Witch Project”, “So cosa hai fatto” e “Venerdì 13”. Il clamoroso successo portò alla nascita di una delle più longeve e proficue saghe del cinema americano con un sequel uscito appena un anno dopo e ancora con Anna Faris come protagonista e Keenen Ivory Wayans alla regia. Il terzo capitolo (2003) ha visto un cambio alla regia con l’ingresso di David Zucker (“L’aereo più pazzo del mondo”, “Una pallottola spuntata”) e due importanti new entry: Leslie Nielsen e Charlie Sheen. Ancora Zucker alla regia nel quarto episodio dal divertente prologo con protagonista il campione NBA Shaquille O’Neal in una scena stile “Saw – L’enigmista”.

Anna Faris | © Ethan Miller/ Getty Images

Ritorniamo alla triste notizia: Anna Faris, come da lei stessa confermato, non parteciperà al film, probabilmente vogliosa di nuove sfide anche se sarà difficile per lei non essere ricordata come “l’attrice di Scary Movie“. La Faris sarà tra i protagonisti di The Dictator (Il dittatore) nuova e attesissima commedia targata Sacha Baron Cohen (“Borat”, “Brüno”), parodia del dittatore Saddam Hussein, in cui l’attore londinese interpreterà un eroico dittatore che combatterà affinché la democrazia non arrivi mai nel suo paese