Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Giugno 28th, 2012 | by sally
0Nasceva il 28 giugno 1867 Luigi Pirandello, nella sua Agrigento. Oggi Google ha deciso di omaggiarlo a distanza di 145 anni dalla sua nascita, in quanto personaità di spicco nel mondo della cultura: autore, scrittore, drammaturgo, Pirandello ci ha lasciato un’imponente eredità.
Lo scrittore iniziò ad appassionarsi alla letteratura durante gli anni del liceo, dopo aver trascorso un’infanzia non sempre facile in cui era stato molto devoto alla Chiesa Cattolica. Studiò a Palermo, poi a Roma e Bonn, fece successivamente ritorno nella capitale, dove fu influenzato dall’amicizia di Luigi Capuana e dove sposò Maria Antonietta Portulano, i due ebbero tre figli.
Nel 1904, dopo anni di vita agiata, la situazione finanziaria della famiglia di Pirandello precipitò. A questo si aggiungevano i disturbi mentali della moglie dell’autore, che fu ricoverata in una clinica psichiatrica nel 1919, mentre lui iniziò a dare lezioni private per mantenersi e al contempo iniziò a collaborare con il Corriere della Sera. Fu in quegli anni che arrivò il primo successo letterario, “Il fu Mattia Pascal” ancora oggi è considerato una delle più belle ed importanti opere della letteratura italiana. Da lì, lo scrittore iniziò ad appassionarsi al teatro in maniera definitiva, e nel frattempo i suoi impegni politici si avvicinarono sempre più al fascismo.
Luigi Pirandello attraversò anche il periodo della Grande Guerra, che complicò ulteriormente i suoi problemi familiari. La moglie fu ricoverata in manicomio, continuavano gli attriti con il partito fascista e suo figlio Stefano fu fatto prigioniero dagli austriaci. Tuttavia il drammaturgo non smise mai di lavorare, nel 1925 fondò la Compagnia del teatro d’arte e nel 1934 ricevette il Nobel per la letteratura. Luigi Pirandello morì mentre si trovava a Cinecittà, a causa di una polmonite, nel periodo in cui guardava le riprese di un film tratto proprio da “Il fu Mattia Pascal”. Inutile dire che le sue opere hanno influenzato una volta per tutte la cultura italiana, dal teatro al cinema. Celebre anche per il suo umorismo, l’autore siciliano nelle sue opere ha posto diverse questioni, tra cui quella dell’Io e del relativismo psicologico, studiate ancora oggi in tutte le scuole. In eredità ci ha lasciato opere come “Così è (se vi pare)”, “Liolà”, “La giara”, “Sei personaggi in cerca d’autore” e il romanzo “Uno, nessuno e centomila”, forse il più conosciuto dopo “Il fu Mattia Pascal”.