Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Settembre 5th, 2012 | by Marco Valerio
0Dopo una settimana di concorso sono stati presentati quest’oggi a Venezia due titoli che potrebbero sparigliare le carte in tavola per quanto riguarda il palmares di questa sessantanovesima Mostra.
“Bella addormentata” di Marco Bellocchio e “Spring Breakers” di Harmony Korine hanno riscosso un grande successo, sono stati molto applauditi e potrebbero ricevere uno dei premi che la giuria guidata da Michael Mann assegnerà sabato prossimo.
In modo particolare, pare proprio che “Bella addormentata” di Marco Bellocchio possa essere un serio contendente alla vittoria finale. Il suo film è stato lungamente applaudito sia durante la proiezione mattutina dedicata ai giornalisti che in occasione della successiva conferenza stampa.
Tutto si svolge, in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi di fantasia dalle diverse fedi e ideologie le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda, in una riflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto. Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la sua coscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico. Un “nemico” di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio. E contro ogni aspettativa, alla fine del film, un risveglio alla vita…
Come ha tenuto a precisare lo stesso Bellocchio, “Bella addormentata” è un film di risvegli, il racconto di diverse umanità con storie diversissime, ma accomunate dalla loro fragilità e da esistenze segnate dalla morte e dai dubbi.
“Bella addormentata” funziona soprattutto in quanto si rifiuta di dare certezze al suo spettatore, pone domande e non pretende di imporre risposte. Bellocchio dà voce a tutte le voci dei suoi svariati personaggi e si pone al di sopra di ciascuna parte, senza additare e giudicare, ma lasciando allo spettatore libertà di interpretazione.
“Bella addormentata” è un film ricco, complesso, ma anche imperfetto, penalizzato da una sceneggiatura che vuole mettere troppa carne al fuoco e finisce con il mostrare la corda in diverse circostanze. Il film rimane comunque un prodotto di grande potenza visiva, grazie alla straordinaria capacità del regista di creare immagini metaforiche ed evocative di grandissima suggestione, mai fine a se stesse ma funzionali al racconto. Voto: 7,5
L’altro film del concorso presentato a Venezia oggi e salutato da grandi applausi è “Spring Breakers” di Harmony Korine, pellicola dal cast quanto meno originale, composto da
Quattro compagne di college decidono di rapinare un fast food per potersi permettere di andare in vacanza in Florida durante lo Spring Break. Quando le quattro amiche vengono prevedibilmente arrestate, a farle uscire di galera ci penserà Alien, un trafficante di armi e spacciatore di droga che paga loro la cauzione e, in cambio, chiede alle ragazze di far fuori la sua nemesi: un assassino di nome Arch.
Un film che adotta a piene mani quell’estetica del brutto e del parossismo reiterato, latore della vacuità contemporanea, per farsene ferocemente beffe. “Spring Breakers” è estremo, ipertrofico, ridondante e stordente, dalla morale marcia e refrattario a qualsiasi facile moralismo.
Korine non va per il sottile e la sua deformazione grottesca si fa ineluttabilmente cupa e disperata, in maniera sottile e sorprendente, sempre attento a gestire con padronanza creatività espressiva e ambizioni morali.
Il tutto arricchito dalla scelta di un cast a dir poco anticonvenzionale, volutamente messo a nudo (in senso letterale), ribaltandone completamente prospettive e attese. Così tre starlette del Disney Club come Selena Gomez, Vanessa Hudges e Ashley Benson diventano bad girls estreme, ciniche, spaurite ma al tempo stesso disposte a tutto pur di perseguire il loro obiettivo: vivere in un eterno e imperituro stato di vacanza primaverile.
La più piacevole sorpresa del Festival. Voto: 8