Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Gennaio 13th, 2014 | by sally
0Fresco di vittoria per il Golden Globe al miglior film straniero con “La grande bellezza“, Paolo Sorrentino è anche il protagonista dell’ultimo numero de L’uomo Vogue, ha rilasciato un’intervista in cui oltre che del suo film, parla dei mali che affliggono l’Italia ma anche delle soluzioni che arriveranno a salvarci.
Negli States Sorrentino è conosciuto ed anche molto apprezzato, ricordiamo la parentesi americana con “This must be the place” il cui protagonista è un grandioso Sean Penn, dopo questa vittoria non sono da escludere altri lavori dall’altra parte dell’oceano, visto che l’Italia non offre le opportunità migliori.
E’ proprio di questo pensiero il regista, che a L’uomo Vogue ha dichiarato:
Le eccellenze italiane gli italiani fanno di tutto per distruggerle. Tollerano quelle del passato, non quelle del presente. Ridimensionano. Non essendo noi eccellenti, non riconosciamo chi lo è. Giusto per fare un nome, Armani è un uomo molto bersagliato. “In fin dei conti cosa fa?”, sentiamo dire.
Il prossimo 16 gennaio verranno rese note le candidature agli Oscar e dopo la vittoria ai Golden Globes e l’apprezzamento del pubblico italiano, “La grande bellezza” ha buone possibilità. Del suo film, Paolo Sorrentino dice:
Qui da noi il film va a stanare nervi scoperti, risulta liberatorio, ma anche asfissiante. “La grande bellezza” punta il dito contro le enclave paludose però lo fa con amore e comprensione: e questo sentimento di tenerezza è considerato ancora più intollerabile.
Il regista parla poi dell’eccellenza made in Italy e del valore che le viene attribuito:
Eccellente è la maggioranza silenziosa di chi fa il proprio lavoro in maniera onesta, intelligente, originale. È più congeniale farla fuori: il paese non riesce a capitalizzare questa eccellenza. Ma è da qui che verrà la salvezza, da qui la riscossa.
E per concludere:
La nostra politica è utile non per il benessere, ma come luogo emblematico di osservazione di tipi umani. Il cialtrone disonesto è decisamente interessante, pur non coincidendo con l’interesse del Paese. Berlusconi è talmente interessante che faccio fatica ad avvicinarmici. Ha un tasso di complessità e di imprevedibilità che richiederebbe anni di lavoro. Forse la Roma de “La Grande Bellezza” è una prima, timida, tappa di avvicinamento.