Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Luglio 11th, 2014 | by Alessandro Testa
0Steven Spielberg è nei guai. Il famoso regista americano è finito al centro delle critiche dopo aver reso pubblica una foto deplorevole: un triceratopo ucciso e immortalato come trofeo di caccia. Un atto vile, che non è sfuggito all’occhio attento dei social network.
Non stiamo parlando di uno scherzo di cattivo gusto e nemmeno di una bufala. Su Steven Spielberg si sono scatenate furibonde polemiche a causa della foto che lo ritraeva con l’enorme animale. Un crimine che non passerebbe inosservato per gli amanti degli animali, figurarsi per quelli dei dinosauri. Esattamente, dinosauri. Ricordate i “Power Rangers” e quello storico urlo “Potere di Triceratopo!” che dava inizio alla trasformazione di uno dei personaggi? Oppure, un riferimento ancora più diretto: ricordate “Jurassic Park“, il film uscito nel 1993 e diretto (per l’appunto!) da Steven Spielberg?
Ecco perché la foto ha fatto scatenare l’ira degli ‘internettiani’, che a quanto pare non sono aggiornati sulla storia della Terra: moltissimi utenti hanno creduto che si trattasse di un vero triceratopo (seppur estinto, insieme agli altri dinosauri, circa 65 milioni di anni fa) e non della sua fedelissima ricostruzione robot utilizzata in una scena del film. Il web ci è cascato con tutt’e due i piedi. Fino in fondo, in una cacca enorme, come quella che produceva il triceratopo in “Jurassic Park“. La foto era stata postata su Facebook, accompagnata da una didascalia che invitava gli utenti a condividerla affinché si potesse “svergognare quest’uomo spregevole”.
Moltissimi, infatti, nemmeno avevano riconosciuto il famoso regista e sceneggiatore statunitense, che in carriera ha vinto 4 premi Oscar (due per la regia: “Schindler’s list“, “Salvate il soldato Ryan“) e addirittura ad alcuni che avevano fatto notare chi fosse ‘quell’uomo’, avevano risposto: “Non m’importa chi è. Non doveva uccidere quell’animale!“.
Una vera e propria gaffe che assesta un duro colpo alla cieca idolatria dell’informazione sul web, troppo spesso utilizzato impropriamente per far circolare notizie fasulle. Almeno in questo caso, comunque, la storia ha avuto un lieto fine: nessun triceratopo è stato maltrattato o ucciso.