Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Luglio 27th, 2015 | by sally
0Dopo il successo di franchise come “Iron Man” e “The Avengers“, la Marvel è pronta a portare un nuovo film in sala, il 12 agosto arriverà “Ant-Man“, diretto da Peyton Reed.
Dotato della strabiliante capacità di rimpicciolirsi e al contempo accrescere la propria forza, il ladro provetto Scott Lang (Paul Rudd) dovrà ricorrere alle sue doti eroiche per aiutare il proprio mentore Dr. Hank Pym (interpretao dal premio Oscar® Michael Douglas) a proteggere il suo spettacolare costume di Ant-Man da nuove, terribili minacce. Esposti a ostacoli apparentemente insormontabili, Pym e Lang dovranno pianificare un colpo che salverà il mondo.
“Ant-Man” è prodotto da Kevin Feige e ha come protagonista Paul Rudd insieme a Michael Douglas, Evangeline Lilly, Corey Stole, Bobby Cannavale, Michael Peña e Judy Gree.
Il regista Peyton Reed ha parlato dei personaggi del film e di come si intrecciano i loro ruoli:
Una delle cose che amo di più di questo film è il passaggio di testimone fra i personaggi. È affascinante, perché è quasi una cosa generazionale. In passato, Hank Pym era Ant-Man, ma quando scoprì che le sue invenzioni sarebbero state trasformate in armi, decise di nasconderle.
Reed ha spiegato anche il genere di film che andremo a vedere il prossimo 12 agosto, che ha una lunga tradizione alle spalle:
È un genere con una lunga tradizione alle spalle, che parte da Radiazioni BX: Distruzione Uomo e arriva a Tesoro, Mi Si Sono Ristretti i Ragazzi e a tanti altri titoli. In questo caso si tratta di un film sul restringimento, aggiornato al 2015, dunque la tecnologia va sfruttata al meglio. Deve apparire fotorealistico. Dobbiamo credere che Scott sia davvero rimpicciolito. Come riuscirci? E con quali metodologie? Una volta avrebbero semplicemente costruito una matita gigante o una palla da baseball enorme, ma in questo film abbiamo deciso di non farlo.
Nel 2015 ovviamente Reed e il suo team hanno avuto modo di usare tecnologie avanzate, come ha spiegato lui stesso:
Abbiamo usato una combinazione di riprese macro, macrofotografie, e motion capture con gli attori e le controfigure, e inoltre abbiamo costruito delle versioni in miniatura di ogni set, che abbiamo chiamato macro-scenografie. Quando Ant-Man corre sul pavimento o su un tappeto, volevo che le superfici degli oggetti sembrassero autentiche. Il fotorealismo più assoluto è diventato il nostro mantra. Usate in questo modo, queste tecnologie ci permettono di rendere le superfici tattili e tangibili, ma allo stesso tempo possiamo muovere il più possibile la macchina da presa sul set. Si tratta di una novità che distingue Ant-Man da tutti gli altri film sul restringimento.