Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 29th, 2020 | by sally
0Nelle scorse settimane si è diffusa la notizia dell’addio di Johnny Depp alla saga di “Animali Fantastici”. L’attore aveva interpretato Gellert Grindelwald ma, a causa dei problemi giudiziari con l’ex moglie Amber Heard, è stato costretto a lasciare la produzione. La notizia è stata confermata dallo stesso Johnny Depp, oltre che dalla Warner Bros. Depp aveva detto di essere intenzionato a non fermarsi per avere giustizia in questa vicenda che continua ormai da diverso tempo e per cui la sua immagine è stata fortemente danneggiata.
La Warner Bros., nel frattempo, aveva annunciato che sarebbe stato cercato un sostituto di Johnny Depp. Il nome è quello di Mads Mikkelsen, già apprezzato dai fan della serie “Hannibal”. Il ruolo del villain gli riesce piuttosto bene, tanto che lo ha interpretato anche in “Casinò Royale” e in “Doctor Strange”. Mads Mikkelsen è danese e ha lavorato a lungo nel mondo della danza, prima di passare al teatro. Il suo esordio al cinema è stato con “Pusher – L’inizio” (1996) di Nicolas Winding Refn, mentre ha preso parte alla prima produzione hollywoodiana nel 2004 in “King Arthur” di Antoine Fuqua, nel 2016 ha preso parte a “Rogue One: A Star Wars Story”.
I fan di Depp non sono stati molto felici della decisione presa dalla Warner. Al momento non c’è una condanna definitiva per l’attore. Anche Amber Heard si trova nella sua stessa situazione ma all’attrice è stato riservato un trattamento diverso dalla casa di produzione. La stessa Heard aveva smentito le voci per cui sarebbe stata licenziata dal sequel di “Aquaman”, pur essendo coinvolta nel processo con l’ex marito.
Nel processo contro il tabloid The Sun, Johnny Depp non naviga in acque tranquille. Il giudice inglese Andrew Nicol gli ha negato la possibilità di ricorrere in appello, dando ragione a tabloid che lo aveva definito “picchiatore di donne”. Non è ancora detta l’ultima parola, perché gli avvocati di Depp non hanno intenzione di demordere e potrebbero fare ricorso all’appello, anche se il giudice ha già chiarito che difficilmente la loro azione legale avrebbe successo.