Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Febbraio 2nd, 2017 | by sally
0Dopo “Gli ultimi saranno gli ultimi” (2015) Massimiliano Bruno torna alla regia con “Beata ignoranza“, nuovo film che vede protagonisti Marco Giallini e Alessandro Gassmann.
Il regista romano, classe 1970, ha già diretto altre commedie a partire da “Nessuno mi può giudicare“, uscito nel 2011, al quale hanno fatto seguito “Viva l’Italia” e “Confusi e felici“. A questo si aggiunge la sua attività come sceneggiatore, che ha riscosso già molto successo con film come “Notte prima degli esami” (candidato ai David di Donatello) o “Ex”, ha scritto serie e programmi tv come “I Cesaroni” ma si è dedicato anche alla carriera di attore: lo abbiamo visto ne “L’ispettore Coliandro” e “Maschi contro femmine”, per citarne alcuni. Il 23 febbraio arriverà al cinema il suo ultimo lavoro, “Beata Ignoranza“, alla fine del post trovate il trailer. Nel cast ci sono anche Valeria Bilello, Carolina Crescentini e Teresa Romagnoli.
Ernesto (Marco Giallini) e Filippo (Alessandro Gassmann) hanno due personalità agli antipodi e un unico punto in comune: sono entrambi professori di liceo. Filippo è un allegro progressista perennemente collegato al web. Bello e spensierato è un seduttore seriale sui social network. E’ in grado di sedurre anche i suoi studenti grazie a un’app, creata da lui, che rende immediata la soluzione di ogni possibile calcolo. Ernesto è un severo conservatore, rigorosamente senza computer, tradizionalista anche con i suoi allievi, che fa della sua austerità un punto d’onore e vanta una vita completamente al di fuori della rete. E’ probabilmente l’ultimo possessore vivente di un Nokia del ’95. Un tempo erano “migliori amici” ma uno scontro profondo e mai risolto li ha tenuti lontani, fino al giorno in cui si ritrovano fatalmente a insegnare nella stessa classe. I loro punti di vista opposti li portano inevitabilmente a una nuova guerra. Saranno obbligati ad affrontare il passato, che ritornerà nelle sembianze di Nina, una ragazza che li sottoporrà a un semplice esperimento che si trasforma in una grande sfida: Filippo dovrà provare a uscire dalla rete ed Ernesto a entrarci dentro. Questo viaggio li cambierà profondamente, costringendoli a trovare un equilibrio, sempre più raro e delicato ai giorni nostri, tra la coscienza globale di chi si affida alla rete e la totale indifferenza di chi si ostina a resistere a oltranza all’epoca digitale.