Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Gennaio 31st, 2014 | by sally
0Spoiler su spoiler, qui si parla del finale di stagione di “American Horror Story: Coven“, quindi chi non vuole scoprire nulla ma proprio nulla, non prosegua nella lettura!
Conclusa la terza stagione rimane un po’ di malinconia, quel senso di dispiacere che si ha quando ci si affeziona ai personaggi e sembra quasi un peccato doverli lasciare. “Coven” è stata una stagione piena di difetti, che molti personaggi li ha lasciati da parte piuttosto che approfondirli e la conclusione sembra essere un po’ affrettata e superficiale, ma allo stesso tempo è ben riuscita, è piaciuta, e lo dimostrano gli ascolti, che nel season finale l’hanno premiata. Erano ben 4,2 milioni gli americani incollati allo schermo per scoprire chi sarebbe stata la nuova Suprema, il doppio rispetto al finale delle prime due stagioni.
La volta scorsa abbiamo assistito alla morte di Fiona e quindi all’urgenza di trovare una Suprema tra le ragazze rimaste. Cordelia (Sarah Paulson) e Myrtle (Frances Conroy) supervisionano le ragazze, che devono mettersi alla prova con le Sette Meraviglie: sono il tema dell’episodio, introdotto da una musica anni ’80 di Stevie Nicks (che ritorna), tanto per dare un tocco trash in apertura. Alcune delle prove sono molte semplici, altre sembrano divertire le ragazze che le prendono come un gioco, senza rendersi conto del loro effettivo pericolo. Inferno andata e ritorno, tutte le ragazze riescono a tornare dopo aver visto il loro inferno personale (la friggitoria per Queenie, un ruolo secondario in Tutti insieme appassionatamente per Madison e essere lasciata da Kyle per Zoe), tranne Misty (Lily Rabe). Quella che sembrava essere la più promettente delle tre si perde nel suo inferno di scienza e rane vivisezionate, una vera e propria tortura per lei, che possiede il dono della resurrezione. La prova successiva si rivela letale, anche se solo temporaneamente, per Zoe (Taissa Farmiga), la cosa fa gioire Madison (Emma Roberts) che pensa di avere finalmente Kyle (Evan Peters) tutto per sé. Ma proprio l’ex diva di Hollywood darà il suo peggio nella prova della divinazione, dicendo addio alla Congrega e preparando i bagagli. Kyle, infuriato perché Madison non ha voluto riportare in vita Zoe, decide di ucciderla. A questo punto del gioco Cordelia decide di entrare in azione, convinta da Myrtle e riesce a superare tutte le prove, perfino a riportare in vita Zoe. La Suprema è proprio lei, figlia di Fiona, porta il suo sangue “nobile” ma diversi atteggiamenti e nuovi propositi. Myrtle decide di lasciare la scena una volta compiuta la missione, Cordelia per lei è come una figlia ma nel corso della sua carriera e per la stessa neo-Suprema, Myrtle ha barato e quindi ritiene di meritare il rogo. Anche se con rammarico, Cordelia accontenta la sua richiesta ed è epica la scena della morte della strega rossiccia e dallo stile eccentrico, la sua ultima parola sarà “Balenciaga!”.
Rinata con nuovi poteri e nuovi occhi, più bella e radiosa che mai, Cordelia parla della Congrega anche in televisione, facendo arrivare nuove streghe da tutto il mondo e scegliendo Queenie e Zoe come membri del Consiglio. Prima di chiudere, però, c’è il toccante incontro con Fiona, ormai morente, priva di energia e senza capelli, spaventata dall’idea della morte e dalle sue debolezze, emerse dopo anni di potere. Dice addio al mondo tra le braccia della figlia e il cerchio così si chiude. Nonostante le mille angherie viste in questi 13 episodi, “American Horror Story: Coven” ha premiato i buoni e punito i cattivi, come a voler dire che nonostante tutti i guai che si possano passare nella vita, una sorta di giustizia, più o meno divina, in realtà c’è. Almeno a New Orleans.