Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Marzo 2nd, 2013 | by Andrea Lupia
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“Anonymous” è un film del 2011 diretto da Roland Emmerich e scritto da John Orloff, con protagonisti Rhys Ifans, Vanessa Redgrave e Rafe Spall. Il film si basa sulla controversia dell’attribuzione delle opere di Shakespeare, secondo la quale le opere del drammaturgo sarebbero in realtà state scritte da un aristocratico elisabettiano, Edward de Vere, diciassettesimo conte di Oxford. Il film parla della vita di Edward de Vere dalla sua infanzia fino alla vecchiaia, vista attraverso gli occhi del poeta Ben Jonson e attraverso vari flashback. Il nobile Edward de Vere è un bambino prodigio nel campo della letteratura fin dall’età di nove anni e si esibisce a corte in una prima versione della commedia “Sogno di una notte di mezza estate” nel ruolo di Puck, da lui stesso scritta, davanti ad una giovane regina Elisabetta I che ne è deliziata.
Dopo la morte dei genitori, il ragazzo viene cresciuto in casa di William Cecil, primo consigliere della regina, in un clima puritano e repressivo. Anni dopo, il giovane De Vere uccide un uomo (in un modo che ricorda l’omicidio di Polonio ne “L’Amleto“) e Cecil ne approfitta per ricattarlo, costringendolo a sposare sua figlia Anne e a rinunciare alla scrittura. In seguito De Vere diventa l’amante della regina generando, senza saperlo, un figlio illegittimo che viene dato in adozione e diventa Henry Wriothesly, terzo conte di Southampton. Le opere di De Vere non vengono mai pubblicate, dal momento che il teatro è considerato disdicevole e viene ostacolato dalla ottusa censura dei potenti burocrati di corte, che temono la satira contro il potere.
Il film sulla scia di altre idee simili, esplora la possibilità che effettivamente le opere del Bardo Immortale non fossero state scritte effettivamente da lui, ma dal Conte de Vere. Muovendosi sulla linea dei ricordi e del racconto non lineare, la pellicola racconta una storia molto avvincente, ma che trova la sua forza più nelle interpretazioni dei protagonisti (immenso su tutti Rhys Ifans) che intessono una storia che finisce per essere più interessante del plot generale. L’ambientazione vittoriana e le lotte per il potere, sebbene ben rappresentate (come anche le scenografie, sopra la media) non riescono a battere il fascino che Ifans riesce a iniettare nel personaggio di Edward de Vere, irresistibile nel suo essere percosso dalla sorte eppure, non davvero sconfitto.
Le musiche, come il resto d’altronde, sono all’altezza della situazione, ma nulla di più e la sensazione è che in realtà il film potesse essere molto meglio gestito e prodotto, ma si sia scelto di portare a termine un compito ben scritto e realizzato, in bella copia ma privo di sentimento. Questo è un peccato perché i protagonisti sono stati più che all’altezza della situazione ed alcune soluzioni imprevedibili, come gli spettacoli tanto coinvolgenti da attirare il pubblico di londinesi fin sul palco, sono davvero emozionanti, a tratti. Come dicevo immenso Rhys Ifans, deliziosa Joely Richardson, irritante Rafe Spall, diabolico David Thewlis. Meravigliosa come sempre Vanessa Redgrave, che anziché invecchiare diventa sempre più splendida. Da vedere, ma… peccato. Poteva essere uno splendido film. Da recuperare anche il libro, niente male anch’esso.
Voto:
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