Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Maggio 8th, 2012 | by sally
0“Dark Shadows” è il nuovo film di Tim Burton ed arriverà al cinema tra pochi giorni, questo nuovo lavoro del regista visionario de “La sposa cadavere” prende vita da una serie tv degli anni Settanta particolarmente amata in America. Molte star, infatti, come Quentin Tarantino, hanno dichiarato di avere amato la serie.
Tra queste star rientra anche Johnny Depp, che ha raccontato che non vedeva l’ora di tornare a casa da scuola per potersi mettere davanti alla tv e vedere un nuovo episodio delle (dis)avventure di Barnabas Collins, spiegando anche che avrebbe sempre voluto diventare come lui. Detto, fatto: è stato Tim Burton a realizzare il suo sogno, perché proprio la star di “Pirati dei Caraibi” vestirà i panni del vampiro, risvegliatosi dopo due secoli, negli anni Settanta.
Nel 1966 Dan Curtis diede vita alla soap opera che ha ispirato Tim Burton per il suo film, soprattutta perché ricca di personaggi appartenenti al mondo soprannaturale. Sebbene inizialmente non fosse stata progettata così, la serie metteva in mostra fantasmi e lupi mannari, cosa insolita per l’epoca, soprattutto durante il giorno. Tra tutti, la grande star fu Jonathan Frid, che interpretava il vampiro protagonista, Barnabas Collins.
Anche se Tim Burton l’ha definita una serie “mediocre”, “Dark Shadows” ebbe il suo successo ed andò avanti fino al 1971: cinque anni di melodrammi e tanti colpi di scena. Nel 1970 Dan Curtis provò a tirarne fuori un film, “House of Dark Shadows“, sostanzialmente la storia ripresa per il film che vedremo l’11 maggio.
Ma com’è nata l’idea per la serie tv? Tutto ha avuto inizio da un sogno di Dan Curtis, una donna giovane su un treno. Il creatore della serie lo raccontò alla moglie il giorno seguente, pensando di realizzare una serie a partire da quello spunto, reclutando Art Wallace per dare il via ad una storia che prendesse il via dal sogno. Nancy Barrett interpretava Carolyn Stoddard, Joan Bennett invece Elizabeth Collins Stoddard, John Karlen era Willie Loomis, Louis Edmonds era Roger Collins e Grayson Hall la dottoressa Julia Hoffman.
In realtà Tim Burton ha bisogno di poche presentazioni: è uno dei registi più famosi al mondo e fin dall’inizio della sua carriera ha sfornato film che sono diventati praticamente tutti dei cult. Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 2007, Tim Burton ha esordito quando era molto giovane, facendo notare presto il suo talento. A diciotto anni grazie ad una borsa di studio riuscì ad entrare nel mondo Disney, diventando uno degli animatori nel 1979 e lavorando a “Red e Toby”, opera a lui poco gradita, considerato uno stile lontanissimo dal suo, quello che conosciamo tutti.
Tim Burton fin da piccolo dimostrò di avere un carattere molto chiuso e solitario: i suoi più grandi idoli sono stati le icone del cinema come Federico Fellini (i riferimenti sono più che chiari in “Big Fish”) e Vincent Price, oltre che Edgar Allan Poe, in campo letterario. Unendo questi ultimi due, Tim Burton diede vita al suo primo cortometraggio, “Vincent“, chiaro riferimento a Price con tanto di citazioni di Poe. La letteratura influenza nuovamente il giovane Burton, questa volta è il “Frankenstein” di Mary Shelley ad ispirare un altro lavoro, il cortometraggio “Frankenweenie“. Un sogno spezzato, il regista voleva che fosse un lungometraggio ma rimase un corto per questioni di budget. Adesso che Tim Burton è uno dei più importanti registi al mondo, sta realizzando finalmente il suo sogno e il prossimo anno troveremo il celebre cagnolino rattoppato sul grande schermo.
Nel 1985 arriva il primo lungometraggio con “Pee Wee’s Big Adventure” ed è qui che nasce la prima collaborazione con Danny Elfman, da questo momento in poi figura quasi immancabile nelle pellicole del regista di Burbank. Lo stile di Tim Burton emerge ancora di più quando sul grande schermo arriva “Beetlejuice – Spiritello porcello“, altro cult con Michael Keaton che potremmo ritrovare con un sequel tra qualche anno. La carriera di Burton è stata molto fortunata, il regista ha dato vita a moltissimi film che hanno appassionato il pubblico, come quelli su “Batman” e poi “Edward mani di forbice“, sicuramente uno dei suoi migliori lavori, dal quale nacque una grande amicizia con Johnny Depp, considerato ad oggi il suo “attore feticcio”, alla pari di Helena Bonham-Carter, sua attuale compagna e madre dei suoi figli, conosciuta durante le riprese de “Il pianeta delle scimmie“.
“Big fish“, “La fabbrica di cioccolato”, “Il mistero di Sleepy Hollow” e “Sweeney Todd“, fino ad arrivare al 2010, anno d’uscita di “Alice in wonderland”, forse l’opera meno convincente di Burton, ma un successo al botteghino. Il regista ha uno stile tutto suo, ormai divenuto inconfondibile, che trapela già dalle prime scene di “Dark Shadows“. Noi lo aspettiamo, la release è fissata per l’11 maggio, ma qual è il vostro film di Tim Burton preferito?