
Perché i casi di cancro al colon stanno aumentando anche tra i giovanissimi - cinezapping.it
L’emergere di questo fenomeno rappresenta una sfida significativa per la sanità pubblica, richiedendo un’azione concertata da parte di esperti.
Negli ultimi anni, l’aumento dei casi di cancro al colon-retto tra i giovani adulti ha suscitato preoccupazione e interesse nella comunità medica internazionale. Un fenomeno che, fino a pochi anni fa, sembrava limitato principalmente agli individui più anziani, ha cominciato a manifestarsi con una drammatica escalation tra gli under 50.
Recenti ricerche hanno portato alla luce una possibile causa di questo preoccupante trend, collegando l’insorgenza di tumori del colon a una tossina specifica prodotta da alcuni ceppi di Escherichia coli (E. coli), nota come colibactina.
Analisi dei tumori del colon-retto
Un’analisi condotta da ricercatori dell’Università della California a San Diego ha esaminato il DNA di 981 tumori del colon-retto provenienti da pazienti di 11 diversi Paesi. I risultati sono stati sorprendenti: le mutazioni genetiche associate alla colibactina erano più di tre volte più frequenti nei pazienti sotto i 40 anni rispetto a quelli sopra i 70.
Questo dato suggerisce che l’esposizione alla tossina potrebbe verificarsi precocemente nella vita, addirittura durante l’infanzia, quando il sistema immunitario e l’intestino sono ancora in fase di sviluppo.
Implicazioni della scoperta
Il professor Ludmil Alexandrov, autore principale dello studio, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, affermando che “queste mutazioni precoci possono anticipare di decenni l’insorgenza della malattia“.

Ciò implica che un bambino esposto alla colibactina potrebbe sviluppare un tumore al colon a 40 anni invece che a 60, un cambiamento significativo che potrebbe avere ripercussioni sulla salute pubblica e sulle strategie di prevenzione.
Un Fenomeno Globale
Il fenomeno dell’aumento dei casi di cancro al colon è osservabile in almeno 27 Paesi, con tassi in crescita annuale del 4% in Nuova Zelanda e Cile e del 3,6% in Inghilterra. Negli Stati Uniti, le proiezioni indicano che le diagnosi di cancro colon-retto tra i 20 e i 34 anni potrebbero aumentare del 90% entro il 2030. Tra gli adolescenti, i tassi di incidenza sono aumentati di ben il 500% dai primi anni 2000. Questi dati allarmanti evidenziano la necessità di una maggiore attenzione e ricerca su questa malattia, che sta cambiando il suo profilo demografico.
La colibactina è prodotta da sei ceppi tossici di E. coli, un batterio comune che può essere presente in alimenti contaminati, acqua e in condizioni di scarsa igiene. Le fonti di esposizione includono carne macinata poco cotta, verdure a foglia come spinaci e lattuga, latte non pastorizzato, germogli crudi e acqua contaminata. È interessante notare che, secondo stime recenti, tra il 30% e il 40% dei bambini negli Stati Uniti e nel Regno Unito potrebbe ospitare ceppi di E. coli produttori di colibactina, il che aumenta il rischio di esposizione.
Strategie Preventive
Pur non dimostrando in modo definitivo che la colibactina sia la causa diretta del cancro al colon, il legame genetico identificato è robusto e suggerisce che la tossina rappresenti un potenziale fattore di rischio ambientale sottovalutato. Gli autori dello studio hanno proposto che future indagini dovrebbero chiarire i meccanismi attraverso cui avviene l’esposizione infantile a questi ceppi tossici e se esistano strategie preventive efficaci.
Ad esempio, l’uso mirato di probiotici potrebbe emergere come una possibile strategia preventiva, contribuendo a modificare la flora intestinale e riducendo il rischio di sviluppare mutazioni legate alla colibactina. Inoltre, un aumento della consapevolezza sulle pratiche di igiene alimentare e sulla corretta cottura degli alimenti potrebbe giocare un ruolo cruciale nella lotta contro questa malattia in crescita.