Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Maggio 25th, 2012 | by Marco Valerio
0Il decimo giorno del Festival di Cannes è stato quello del film probabilmente più atteso dell’intero concorso: “Cosmopolis” di David Cronenberg con Robert Pattinson protagonista assoluto.
Un film che ha diviso abbastanza la platea di Cannes, suscitando in egual misura grandi applausi e reazioni di sostanziale freddezza.
Di certo “Cosmopolis” (tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore italoamericano Don De Lillo) non è un film facile, è anzi molto parlato e per più di metà della sua durata è ambientato esclusivamente all’interno di una limousine.
Questa la sinossi ufficiale di “Cosmopolis”:
Eric Packer è un giovane e rampante direttore d’azienda di ventotto anni e multimilionario che si muove con un obiettivo preciso: attraversare il quartiere di Manhattan con la sua limousine per recarsi semplicemente dal barbiere per tagliarsi i capelli.
La vicenda si svolge nell’arco di 24 ore, ed è ambientata principalmente all’interno dell’auto del giovane uomo che si troverà a vivere una vera e propria odissea personale. Sullo sfondo di una scommessa finanziaria con lo Yen e di una minaccia alla sua incolumità personale, il giovane Packer incontrerà strani ed eccentrici personaggi, uomini e le donne della sua vita sullo sfondo di scenari erotici, o tragici, o enigmatici.
Il cast di “Cosmopolis” è composto oltre che da Robert Pattinson da Sarah Gadon (che ha già lavorato con Cronenberg in “A Dangerous Method”), Jay Baruchel, Samantha Morton, Juliette Binoche, Kevin Durand, Paul Giamatti e Mathieu Amalric.
Il film è già nelle sale italiane, uscito quest’oggi, distribuito da 01.
David Cronenberg, che è un habitué del Festival di Cannes (dove ha vinto il Gran Premio della Giuria nel 1996 per “Crash”), ha parlato in questi termini di “Cosmopolis” durante la conferenza stampa:
Il giovane Packer è imprigionato nella sua limousine, nella propria ricchezza e in una vita miliardaria e programmata, ma ha bisogno di liberarsi e vuole tornare a tutti i costi alle origini, al vecchio sobborgo di periferia dove è cresciuto, sfidando una New York impazzita. Il riferimento al movimento Occupy Wall Street? Le rivolte c’erano davvero durante la lavorazione ma è una bizzarra casualità, il mio non è certo un documentario. Il tema di questo film è un tema importante che non ho mai veramente affrontato: il denaro. Il potere dei soldi e il modo in cui plasma il mondo. Per parlarne non ho avuto bisogno di fare ricerche specifiche sul mondo della finanza: vediamo i suoi rappresentanti dappertutto.
Riguardo all’ingaggio di Robert Pattinson come protagonista del suo film, Cronenberg ha dichiarato:
Io vedo in Robert una forte autodistruttività e anche una grande potenza. Ai miei attori non chiedo di recitare, voglio che siano se stessi. No, non è vero. Robert è un attore meraviglioso e sullo schermo è dotato di forte carisma. In questo film è in ogni scena, una cosa piuttosto rara per un attore, ma è in grado di catalizzare l’attenzione su di sé.
A sua volta Robert Pattinson si è detto entusiasta della possibilità di lavorare con un maestro come David Cronenberg. Questo quanto dichiarato da Pattinson in quel di Cannes:
Per me accettare questo film è stata una decisione molto semplice da prendere. Con David avrei fatto qualsiasi cosa, ma quando ho letto la sceneggiatura ne sono rimasto affascinato.
In realtà non credo che David sia pigro. I primi giorni sul set vedevo che, tra un ciak e l’altro, lui spariva mentre molti registi restano per sistemare la scena successiva e non capivo dove andasse. Credevo che andasse dormire, ma invece andava a riguardare i giornalieri in una tv nel camerino. È molto stancante per un regista restare sul set perché ognuno ha qualcosa da chiederti, ma David ti ascolta con estrema attenzione.
Ho passato due settimane chiuso nel mio hotel preoccupandomi. Poi quando gli ho chiesto di parlare del film ci siamo incontrati a casa sua e lui mi ha detto di non preoccuparmi, di iniziare e poi qualcosa sarebbe successo. La sceneggiatura mi ha aiutato molto e l’ho studiata bene perché non volevo cambiare nemmeno una virgola. Il ritorno dei dialoghi di Don, riportati nel film, sono estremamente realistici e allo stesso tempo hanno un ritmo, una musicalità.