Misure di sicurezza rafforzate, polemiche e critiche. Oggi è stato il turno di Rachid Bouchareb, che ha fatto discutere per il suo ultimo lavoro, “Hors la Loi“.
Pare addirittura che il governo francese abbia esercitato pressioni sull’organizzazione del Festival del Cinema di Cannes per impedirne la proiezione. Ci sono stati anche tafferugli tra i manifestanti e le forze dell’ordine, mille persone hanno protestato contro la proiezione della pellicola.
“Hors La Loi” ricostruisce il massacro compiuto dai coloni francesi in Algeria, nel 1945 a Setif. Argomento che evidentemente risulta ancora oggi spinoso, Bouchareb è stato accusato di faziosità dalla destra francese. La storia del film coinvolge tre fratelli a partire dalla fine degli anni venti fino alla battaglia per l’indipendenza algerina del ’62.
Il deputato Lionnel Luca ha accusato il regista di non essersi occupato abbastanza delle violenze che i francesi stessi hanno subito in Algeria, mentre Bouchareb sostiene di non capire l’atteggiamento di chi non ha ancora visto la sua pellicola e si permette di criticarla.
E ormai lo sappiamo bene, quando la politica finisce sul grande schermo è subito polemica, ma ecco cosa ne pensa il regista:
Il film si concentra sulla violenza della politica, spiega ancora Bouchareb, ma il discorso è estendibile a qualsiasi rivoluzione nel mondo, non solo a quella algerina raccontata da Hors la loi.
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