Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Aprile 15th, 2011 | by sally
0Sono passati ben 122 anni dalla nascita di una delle leggende del cinema, Charlie Chaplin. Il celebre vagabondo con i baffetti e il bastone di bambù, nasceva nel 1889 a Londra ed ha influenzato una volta per tutte il mondo del cinema, attraversando anche la fase storia dal cinema muto al sonoro.
Indimenticabile, infatti, è il personaggio di Charlot, lo stesso che troviamo nel Google Doodle di oggi, che per l’occasione tanto speciale ha deciso di non limitarsi ad un’immagine, ma ha voluto omaggiare Charlie Chaplin con un vero e proprio cortometraggio muto. Iniziando dal teatro in Inghilterra per poi approdare negli USA, Charlie Chaplin è stato uno dei registi ed interpreti più apprezzati ed amati del XX secolo. Tra le sue opere più importanti è impossibile non citare “Il monello” (1921) con il piccolo Jackie Coogan e nel 1931 è arrivato l’indimenticabile “Le luci della città“, primo lavoro sonorizzato, seguito dal muto ma cult “Tempi moderni“, in cui arriva Paulette Goddard. Il film che più fece scalpore, tuttavia, rimane “Il grande dittatore“, film che risale al 1940, ovvero durante la Seconda Guerra Mondiale, uscito poco prima che anche gli USA vi prendessero parte. Quella di Chaplin è una vera e propria critica nei confronti del nazismo di Adolf Hitler, in questo caso trasformato in parodia con il personaggio di Adenoid Hynkel. Nella storia è presente anche un barbiere ebreo perseguitato dai nazisti, l’orrore dei campi di sterminio fu noto solamente a guerra finita, lo stesso Chaplin dichiarò che se avesse saputo cosa stava accadendo, non avrebbe realizzato il suo film. Nonostante tutto, “Il grande dittatore” riuscì ad arrivare agli Oscar con due nomination, pur non vincendo alcuna statuetta. Una delle curiosità più famose sulla vita di Chaplin risale al 1915, quando l’attore si presentò ad un concorso in qualità di sosia di se stesso, senza che la giuria, ovviamente, ne fosse al corrente. Ebbene, Chaplin non riuscì nemmeno ad arrivare alla finale, ironia. La figura di Charlie Chaplin è diventata una vera e propria leggenda e noi non possiamo che apprezzare e diffondere il bellissimo omaggio di Google nei confronti dell’inimitabile (persino da se stesso!) Charlot.