Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Luglio 26th, 2017 | by sally
0Dopo “Mediterranea“ Jonas Carpignano ha diretto “A Ciambra“, il giovane regista ha presentato il suo film al Festival di Cannes, dove ha ottenuto un ottimo riscontro.
Sarà possibile vedere il film al cinema dal prossimo 31 agosto, “A Ciambra” racconta la storia del quattordicenne Pio Amato nella comunità rom di Gioia Tauro, in Calabria. Martin Scorsese, produttore esecutivo del film, lo ha così descritto: “Entra così intimamente nel mondo dei suoi personaggi che hai la sensazione di vivere con loro“. Il regista, Jonas Carpignano, ha raccontato in un’intervista il suo primo incontro con la comunità della Ciambra:
La prima volta che ho incontrato la famiglia Amato era il 2011, dopo che la mia Fiat Panda, con tutte le mie apparecchiature cinematografiche, era stata rubata. Eravamo a Gioia Tauro per girare A Chjana (il cortometraggio da cui poi sarebbe nato Mediterranea). A Gioia Tauro quando una macchina sparisce, la prima cosa da fare è “chiedere agli zingari”. Ed è stata la prima volta che ho visto la Ciambra. Mi sono innamorato immediatamente dell’energia di quel posto. […] Dovemmo aspettare tre giorni per riavere la macchina perché il nonno di Pio ( che ha ispirato il personaggio di Nonno Emiliano ) era appena morto e loro non potevano contrattare il riscatto per la macchina prima dei funerali. La processione durante il rito funebre mi impressionò talmente tanto che cinque anni dopo la riproposi nel film. Tutta questa vicenda ebbe un tale impatto su di me che di lì a poco iniziai la stesura della versione breve di “A Ciambra”. […] Quello che è importante nel film è il ruolo che i rom della Ciambra svolgono a Gioia Tauro e la loro relazione con i nuovi immigrati africani arrivati nel Sud Italia. Penso che partendo da questo esempio, possiamo parlare di una condizione più universale, l’obiettivo del film non è mai stato fare luce su articolate questioni sociologiche. Sono interessato a Pio e Ayiya e penso che il film racconti in maniera articolata la loro relazione, punti di forza e limiti.
Nella Ciambra, una piccola comunità rom nei pressi di Gioia Tauro, Pio Amato cerca di crescere più in fretta possibile, a quattordici anni beve, fuma ed è uno dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo: gli italiani, gli immigrati africani e i membri della comunità rom. Pio segue ovunque suo fratello Cosimo, imparando il necessario per sopravvivere sulle strade della sua città. Quando Cosimo scompare le cose per Pio iniziano a mettersi male, dovrà provare di essere in grado di assumere il ruolo di suo fratello e decidere se è veramente pronto a diventare un uomo.