
Rai, sbarca la nuova serie Gerry - cinezapping.com
Gerri, il nuovo crime drama in arrivo su Rai 1 il prossimo 5 maggio 2025, si prepara a catturare l’attenzione del pubblico italiano con una narrazione avvincente e piena di sfumature emotive. Diretto da Giuseppe Bonito e prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction, il progetto si compone di quattro appuntamenti serali in cui ogni episodio si propone di unire suspense, introspezione e tensione narrativa. Al centro della storia c’è Gregorio Esposito, detto Gerri, interpretato da Giulio Beranek, un ispettore di polizia dalla personalità sfaccettata e tormentata, ispirato ai romanzi di Giorgia Lepore.
Il cuore della serie pulsa nei paesaggi della Puglia, dove Gerri si muove indagando tra i vicoli assolati e le ombre della sua stessa coscienza. Uomo affascinante e malinconico, Gerri è segnato da un passato complesso che lo porta a vivere le sue inchieste con coinvolgimento emotivo estremo, spesso al limite della professionalità. Questo atteggiamento, se da un lato lo rende un investigatore intuitivo e tenace, dall’altro lo isola dai colleghi e lo espone alle critiche del suo superiore, Santeramo, e del collega Calandrini, alimentando tensioni interne. A offrirgli un punto di equilibrio sono due figure opposte: Alfredo Marinetti, che lo accoglie nella propria casa con affetto paterno, e Lea Coen, la viceispettrice romana che, pur comprendendolo, mantiene le distanze con lucidità.
Gerri, tra ombre del passato e desiderio di riscatto
Nel delineare il profilo di Gerri, le sceneggiatrici Donatella Diamante e Sofia Assirelli costruiscono un protagonista fragile e irresistibile, intrappolato tra il bisogno di connettersi agli altri e la paura di restare ferito. Gerri è un uomo che si perde nei casi che affronta, come se ogni crimine fosse un’occasione per interrogarsi su sé stesso. Questo coinvolgimento emotivo, che lo spinge a oltrepassare i limiti imposti dal ruolo, rappresenta tanto una risorsa quanto una condanna. Il fascino che esercita sulle donne è controbilanciato da un’incapacità di stabilire relazioni durature, rendendo la sua vita sentimentale caotica e dolorosa.

Sul piano visivo e registico, Giuseppe Bonito sceglie di seguire Gerri in un percorso quasi cinematografico, puntando sulla soggettività del racconto. La macchina da presa si stringe sui dettagli, sui silenzi e sugli sguardi, esplorando non solo l’indagine, ma anche il tumulto interiore del protagonista. L’ispettore è così rappresentato come un personaggio tragico e romantico, in costante bilico tra attrazione e fuga, tra verità da scoprire e verità da nascondere.
Un cast d’eccellenza e un racconto che scava in profondità
Accanto a Giulio Beranek, la serie conta su un cast di altissimo livello. Tra i volti noti spiccano Valentina Romani, Fabrizio Ferracane, Roberta Caronia, Irene Ferri, Carlotta Natoli e Massimo Wertmüller, tutti impegnati a dare vita a personaggi che raccontano un mondo fatto di relazioni complesse, dinamiche emotive e conflitti interiori. Ogni figura che ruota attorno a Gerri contribuisce a far emergere una sfaccettatura diversa del suo carattere, arricchendo il racconto con punti di vista contrastanti ma complementari.
Il tono scelto dal regista alterna momenti di dramma crudo a inserti di ironia sottile, restituendo una narrazione equilibrata, capace di raccontare tanto la realtà delle indagini quanto il bisogno di umanità che emerge dai personaggi. La serie, definita dallo stesso Bonito come un romanzo di formazione, si sviluppa come una lunga riflessione sul senso della perdita, sulla famiglia, sull’identità. Il quesito che guida ogni episodio è uno solo: “perché?”. Un interrogativo che va oltre il fatto di cronaca e scava nel bisogno più profondo di comprensione e riconciliazione.
“Gerri” si propone dunque come molto più di un semplice poliziesco. È un racconto intimo, teso e vibrante, che mescola thriller, introspezione e relazioni umane in un mosaico narrativo ricco e coinvolgente. Dal 5 maggio, ogni lunedì su Rai 1, il pubblico è invitato a seguire questa nuova avventura, fatta di indagini ma anche di emozioni autentiche, passato irrisolto e ricerca di sé.