Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Dicembre 24th, 2013 | by sally
1Summary: Smontare i cinepanettoni è diventato fin troppo facile: una commedia che non riesce nemmeno nell'intento di far ridere, elemento principale.
Recensire un cinepanettone è diventata ormai una pratica inutile, si finirebbe col dire sempre le stesse cose, sono film estremamente facili da smontare e “Colpi di fortuna” non ne è immune.
Si tratta dell’ultima “fatica” di Neri Parenti, forse l’ultima in cui vedremo anche Christian De Sica, dopo un ventennio di vacanze a Cortina, in crociera e in ogni dove. Il film si costruisce su tre episodi, ma più che gli attori la vera protagonista di “Colpi di fortuna” è la pubblicità, inserita dappertutto in maniera insistente, tanto da risultare fastidiosa.
Il primo episodio vede protagonisti i comici Luca e Paolo: quest’ultimo è Piero e insieme all’amico Mario lavora per la MSC nel porto di Napoli. Piero è innamoratissimo di una barista, Barbara, che però ha una relazione segreta con Mario. Piero fa davvero di tutto per vederla, compra caffè e sigarette che non fuma tutti i giorni e più volte al giorno, fin quando lei non viene trasferita in una ricevitoria e allora inizierà a comprare biglietti del lotto. Uno di questi, seppure con una combinazione improponibile, sarà quello vincente ma proprio come in “Una notte da leoni“, Piero si becca una bella sbronza e non si ricorda più dove ha lasciato la giacca con il biglietto vincente.
Il terzo episodio vede protagonista Christian De Sica nei panni di un imprenditore particolarmente superstizioso che deve concludere un affare importantissimo, ma è alla ricerca di un interprete dal mongolo per poter comunicare con il suo cliente e l’unico disponibile (Francesco Mandelli) porta davvero molta sfiga e ne fa succedere di tutti i colori. Il terzo episodio è tutto per Lillo e Greg, uno è un ex ballerino di Raffaella Carrà, una persona estremamente buona e generosa che scopre di aver ricevuto un’importante eredità dal padre che non ha mai conosciuto, e assieme a quella c’è anche un fratello di cui deve prendersi cura, senza però conoscere tutte le sue manie e le sue stranezze.
Non c’è molto da aggiungere, il film fa acqua da tutte le parti e soprattutto non assolve nemmeno il suo compito principale, quello di far ridere gli spettatori. Sarebbe la cosa più semplice, ma sembra che negli ultimi tempi non ci sia niente di più insidioso per chi fa commedie all’Italiana, sempre intrise di volgarità e battute che non suscitano risate, con scenette trite e ritrite, personaggi portati al limite del grottesco senza lasciare nulla, se non la sensazione di essersi amaramente pentiti di aver preso visione dell’opera mostruosa.
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