Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Settembre 12th, 2011 | by johnbuckley
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Dei poliziotti inseguono una sospettata. La camera è a mano, traballante, nella pura tradizione di un The Shield. La sospetta corre attraverso strade a vicoli di un sobborgo americano fino a quando imbocca un vicolo cieco. E’ bloccata dai poliziotti che le arrivano alle spalle e si avvicinano a lei minacciosi. La sospetta si gira. Ha la faccia tumefatta e sanguinolenta, gli occhi vitrei e senza vita. E’ una zombie. I poliziotti le sparano in testa, poi… decidono di andarsi a fare un Choco Taco.
Inizia così Death Valley, serie tv di stampo horror prodotta da MTV, che ha esordito nelle tv americane il 29 Agosto. Il genere tira, non c’è dubbio, e MTV ci si sta buttando a pesce, prima con Teen Wolf (su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso), adesso con questa nuova serie in 12 episodi che unisce l’umorismo becero di uno Scuola di polizia frullato con uno stile registico alla Rec, centrifugato con le suggestioni di un qualsiasi altro horror a base di zombi, vampiri e lupi mannari. Un anno fa, infatti – questo è l’assunto della serie – vampiri, licantropi e zombie apparvero nella San Fernando Valley. La serie racconta le storie dei poliziotti che catturano i mostri, e della troupe televisiva che segue i poliziotti. Nelle due puntate viste fino ad ora l’umorismo scurrile la fa da padrone, insieme allo splatter sempre presente. I poliziotti della serie sono sboccati, caciaroni, sessuomani. La serie è stata bocciata un po’ da tutti in America, la commistione tra horror e commedia che sulla carta poteva risultare interessante (basti pensare a gioielli come L’alba dei morti dementi o Benvenuti a Zombiland) sul piccolo schermo appare debole, sciatta e poco interessante. Si salva lo spatter, leggermente sopra la media per essere un prodotto televisivo, ma le battute sono veramente troppo troppo deboli e non c’entrano quasi mail il bersaglio, gli intrecci approssimativi (anche se in questi due episodi c’è un abbozzo di trama orizzontale – vedremo come evolve), e i personaggi veramente troppo sopra le righe. Cast di volti semisconosciuti: Toby Meuli, Vene L. Arcoraci, Bryan Callen, Texas Battle, Charlie Sanders, Bryce Johnson, Caity Lotz, con unica eccezione per Tania Raymonde, un volto molto noto agli appassionati di Lost avendo interpretato Alex Rousseau, la figlia di Benjamin Linus nel capolavoro di J.J. Abrams. Il giudizio qui espresso in stelline è un giudizio parziale, avendo visto solo le prime due puntate, per quello definitivo aspettiamo di aver visto l’intera serie: [starreview tpl=16]