Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Giugno 30th, 2011 | by Marco Valerio
0La sceneggiatrice di “Juno”, Diablo Cody, è pronta per il suo debutto dietro la macchina da presa con “Lamb of God”. La Cody ha vinto il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 2008 grazie alla sua opera prima, appunto “Juno” diretto da Ivan Reitman e che vedeva come protagonista Ellen Page. Dopo il travolgente successo di quella pellicola la Cody ha intrapreso altre avventure cinematografiche di ben diversa portata e riuscita, come la commedia horror “Jennifer’s Body” con Megan Fox o “United States of Tara”.
Oltre al nuovo progetto che la vedrà impegnata come regista, Diablo Cody ha inoltre firmato la sceneggiatura di “Young Adult”, film indipendente la cui presenza al prossimo Festival di Toronto pare essere assai probabile. “Lamb of God” sarà prodotto dalla Mandante Pictures, che ha diffuso la notizia dell’imminente messa in produzione del progetto, casa di produzione con cui Diablo Cody ha collaborato sia nei casi di “Juno” che di “Young Adult”. Il film che segna il debutto alla regia dell’ex spogliarellista è stato scritto dalla stessa Cody e racconta la storia di una giovane donna molto religiosa che in seguito ad un incidente aereo si ritrova ad affrontare una profonda crisi spirituale. La protagonista decide quindi di recarsi a Las Vegas e vivere una vita da peccatrice fino a quando non ritrova la fede che aveva perso. Una commedia a sfondo religioso quindi, che promette (come gli altri lavori della sceneggiatrice) di suscitare polemiche e non passare inosservata. Diablo Cody è attivamente parte dell’establishment hollywoodiano dal 2007 quando sorprese il mondo con il folgorante script di “Juno”, premiato dall’Accademy e insignito di altre 6 nomination agli Oscar oltre alla vittoria del Festival Internazione di Roma. La Cody nel proprio curriculum può vantare un passato da stripper, ma anche da giornalista free lance e ha rivelato, subito dopo il clamoroso e inaspettato apprezzamento di pubblico e critica per “Juno”, che per lei è più difficile esporsi con la scrittura, piuttosto che spogliarsi nuda e che se la sua promettente carriera dovesse finire, è pronta a tornare ad esibirsi.