Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Maggio 30th, 2021 | by sally
0Summary: Una reunion non priva di difetti ma che strappa anche qualche lacrimuccia.
È stata annunciata da molto tempo e alla fine, nonostante la pandemia, la reunion di “Friends” è arrivata. Su HBO Max, per quanto riguarda gli USA, e su Sky e Now TV in Italia dov’è possibile trovarla anche in streaming. Dopo 17 anni, il cast dell’amatissima serie è tornato sul set per rivivere alcuni degli iconici momenti vissuti nel corso delle 10 stagioni.
Tra i lati positivi di questa reunion, c’è sicuramente il fatto di non aver voluto realizzare una nuova stagione o, ancora peggio, un film, facendo leva sull’affetto del pubblico rischiando di distruggere una serie divenuta cult fin da subito. La scelta è ricaduta su un incontro collettivo in cui rivivere i più bei momenti e raccontare qualche retroscena ma il limite di questo episodio è, appunto, il fatto di essersi limitati solo ed esclusivamente ai bei momenti. David Crane, Marta Kauffman e il produttore Kevin Bright raccontano di come tutto abbia avuto inizio e di come sia stato difficile fare migliaia di casting prima di trovare i giusti interpreti, svelando alcune curiosità per i più appassionati.
Nel mondo delle serie tv non è raro (anzi, si può dire che sia la norma) che ci siano malumori sul set, dove gli orari di lavoro sono estenuanti e attori e crew sono costretti a passare moltissimo tempo insieme. Dal racconto del cast di “Friends”, sul set si respirava un’aria idilliaca e tutto andava benissimo. L’impressione, 17 anni dopo, è che si voglia raccontare solo la parte buona della storia, senza sporcarsi le mani. Un po’ come quando si ripensa a certe storie d’amore finite, che dopo tanto tempo uno non si sofferma più sugli aspetti negativi. Dopotutto, si tratta di un omaggio ed è stato scelto di raccontarlo e affrontarlo “senza critiche, solo complimenti”.
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Seduti di fronte all’iconica fontana della sigla, sull’iconico divano, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Jennifer Aniston, Matt LeBlanc, David Schimmer e Matthew Perry ripercorrono con nostalgia le tappe salienti dei dieci anni vissuti insieme. Una parte della reunion è costruita sull’intervista di James Corden, che punta a domande scontate e superficiali, senza mai scomodare nessuno. La cosa più scomoda che viene detta è rivolta contro il povero Marcel, la scimmia di Ross che è una star a tutti gli effetti e che ha recitato anche con (e per) David Lynch. Tra tutti, non si può fare a meno di notare un Matthew Perry (ancora) particolarmente provato, pronto però a sfoggiare le sue battute più ciniche e a lanciare qualche frecciatina, che non sembra essere buttata lì per caso. La percezione generale è quella sì di un gruppo di persone che si ritrova a condividere bei ricordi – come un incontro con i vecchi compagni di scuola – ma anche che l’incontro sia velato di una certa ipocrisia, il sentire di dover dire determinate cose per compiacere il pubblico e non rovinare il “sogno”. Come il dover dire, per esempio, di essere rimasti in contatto in tutti questi anni e che, una volta conclusasi l’esperienza, i rapporti siano andati a gonfie vele anche dopo. La faccia di Perry sembra raccontare l’esatto opposto e, nonostante i suoi stessi tentativi, gli argomenti più spinosi vengono messi da parte. Lecito, forse, ma una riflessione alla luce del mondo e della società di oggi avrebbero offerto un’occasione per parlarne da un punto di vista più ampio e sicuramente più costruttivo.
“Friends: the Reunion” è suddivisa in vari momenti: all’intervista di Corden si alterano quelli in cui i protagonisti rileggono alcuni passaggi del copione e altri in cui si sottopongono a un quiz per vedere quanto ricordano della serie. Nel mezzo ci sono gli interventi di vari special guest, a cui viene lasciato più o meno spazio a seconda della popolarità che hanno piuttosto che rispetto al ruolo che hanno avuto nella serie (vedi Tom Selleck e James Michael Tyler). Non mancano nemmeno i momenti trash: per ricordare alcuni dei costumi della serie ormai diventati cult, c’è una sfilata di Cara Delevingne, Justin Bieber e Cindy Crawford di cui si sarebbe potuto fare decisamente a meno. L’intera puntata è costellata di grandi nomi, come David Beckham, Kit Harington, i BTS e Reese Witherspoon (che in “Friends” ha interpretato la sorella di Rachel), che raccontano i loro episodi preferiti e il loro amore per la serie. Tra tutti, “l’incursione” migliore rimane quella di Lady Gaga, al fianco di Lisa Kudrow per cantare la sua versione di “Gatto rognoso” (Smelly cat), con tanto di ringraziamento per essere stata sempre fuori dagli schemi. Per il resto, sarebbe stato meglio lasciar parlare solo i fan “non famosi”, provenienti da ogni parte del mondo. Le loro testimonianze raccontano in modo molto chiaro l’impatto che la serie ha avuto su scala globale e di come “Friends” li abbia aiutati a superare i loro momenti più bui. I loro racconti spiegano esattamente il motivo per cui questa reunion fosse tanto attesa, 17 anni dopo.
“Friends” appartiene a un’altra era, all’epoca in cui è andata in onda il mondo era completamente diverso da quello che conosciamo oggi ed è bene che Rachel, Phoebe, Monica, Ross, Chandler e Joey restino in quel mondo e che ognuno immagini il loro futuro (se proprio deve) come meglio crede, senza andare a snaturare un racconto durato ben 10 stagioni. Che piaccia oppure no, la serie è stata un vero e proprio fenomeno, ha battuto record ed ha cambiato il mondo della sitcom e, al netto degli errori e di certi argomenti che oggi verrebbero trattati in maniera completamente diversa, ha affrontato temi che fino ad allora nessuno aveva osato toccare. A questo si aggiunge il fatto che, nonostante la comicità basica – e proprio per questa – e la semplicità della trama (hey, stiamo parlando di una sitcom, mica di “Breaking Bad”), la sensazione che si ha guardando “Friends” è proprio quella di essere circondati da un gruppo di amici, con pregi e difetti, alti e bassi in cui immedesimarsi e dal quale farsi coccolare. E questo è stato il vero punto di forza della serie, quello che ancora oggi scatena l’effetto nostalgia e che, anche nel caso di questa reunion, nonostante tutto, fa scendere giù qualche lacrimuccia che racchiude un mix di sentimenti contrastanti, com’è giusto che sia.