Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Maggio 11th, 2016 | by Alessandro Testa
Girato in 32 settimane, con 4 registi, 200 attori, oltre 3500 comparse e in 400 location. Finalmente, dopo due anni d’attesa, è arrivata la seconda stagione di “Gomorra – La Serie“, prodotto televisivo nato dal libro di Roberto Saviano e che ha ottenuto un grande successo internazionale.
Le famiglie camorriste sono ancora in lotta per il potere, e la season “duje” si riaffaccia proprio su quel mondo criminale che tanto aveva scioccato il pubblico italiano ritornando a raccontare delle guerre che coinvolgono i clan dei Savastano, dei Conte e Ciro Di Marzio.
Anche quest’anno CineZapping si offre di raccontarvi e analizzare le puntate della serie andate in onda a partire dal 10 Maggio su Sky Atlantic HD. Per chi non avesse mai visto la serie, ma vuole comunque iniziare la seconda stagione, consigliamo la lettura dei riassunti della prima stagione di Gomorra.
Se invece non avete ancora visto questa puntata, vi invitiamo a smettere di leggere da questo momento se non volete essere vittime di +++ SPOILER +++ sull’episodio 1.
Nella prima puntata, diretta da Stefano Sollima (“Acab“, “Suburra“), ci troviamo ancora nella tragica giornata in cui Ciro Di Marzio (Marco D’Amore), tradendo la sua famiglia adottiva, spara a Genny Savastano e passa al clan rivale del boss Salvatore Conte (Marco Palvetti). Ma le cose non sembrano essere andate per il verso giusto. Genny (Salvatore Esposito) non è ancora morto e adesso sta lottando tra la vita e la morte in un letto d’ospedale. Mentre Ciro cerca di tranquillizzare Conte sulla fine certa del ragazzo, Don Pietro, il padre di Genny, evaso dal carcere nel finale della scorsa stagione, è deciso col suo vecchio clan a riprendersi tutto ciò che gli è stato portato via dopo il tradimento di Ciro e i pessimi affari fatti dal figlio.
Ciro Di Marzio vive nella convinzione che sia arrivato finalmente il “suo momento”. Deve però far fronte a una moglie Debora che, ancora scioccata dalla sparatoria alla recita della scuola tra lui e Genny, vive nel terrore che qualcuno possa far male a sua figlia. La moglie non è disposta a pagare il prezzo della fame di potere del marito; inoltre la polizia sembra essergli già alle calcagna. Per continuare a operare indisturbato, Ciro compie una sanguinosa rapina e con il denaro ottenuto fa sì che un povero disgraziato si costituisca facendo la galera al posto suo.
Mors tua, vita mea.
Ma Debora non ne vuole sapere di continuare a vivere in quel modo. La casa vecchia, la vita di prima… le provocano un panico e una paranoia incontrollabili ora che il marito ha tutto quel potere. Guidata dalla paura decide di seminare lo scagnozzo di suo marito e scomparire per un po’.
Stamm’ a sentì. Nun ce sta d’avé paur. Amm vinciut nuje, ha capit’?
Ciro la fa cercare e quando un uomo la avvista nei pressi del commissariato di polizia va su tutte le furie. La sera stessa porta sua moglie a mangiare fuori in uno dei migliori ristoranti della città, ma l’occasione è buona per litigare. Nel tentativo di zittirla, Ciro finisce per soffocarla, uccidendola. Quindi decide di bruciarne il corpo. La sua bellissima moglie, la sua vita, ormai non gli appartiene più. E le persone che sono d’ostacolo allo spietato Ciro Di Marzio, sono destinate a soccombere sotto la sua rabbia.
Mentre le sue guance si bagnano di qualche lacrima di coccodrillo, in una macchina che sfreccia nella notte squilla il cellulare di Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino). Ci sono notizie dall’ospedale: le condizioni di suo figlio stanno migliorando. Nella stanza dove medici e infermieri fanno sù e giù convulsamente, le pupille di Genny Savastano si stringono sotto le luci di una pila.
L‘omm e casa, Genny, sta tornando.