Riassunti Gomorra episodio 8 Genny

Published on Giugno 3rd, 2014 | by Alessandro Testa

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“Gomorra – La serie”, episodio 8: la scheda bianca

Dopo il colpo di scena finale della scorsa puntata, torna a farsi viva la cruda cattiveria di “Gomorra – La serie“. In questo episodio il regista Claudio Cupellini (“Una vita tranquilla“), si ritrova a gestire la rabbia e la smania di potere di Gennaro Savastano (Salvatore Esposito), figlio del boss che dopo aver vissuto una traumatica esperienza in Honduras è diventato più spietato che mai.

Chiudete la porta all’inadeguato e mammone Genny e lasciate che il boss Gennaro entri con prepotenza nella vostra mente. Gennaro Savastano è diventato un uomo che cova sofferenza, disprezza la madre (colpevole di averlo lasciato in difficoltà in Honduras) ed ha le idee piuttosto chiare: adesso è tornato per comandare su tutto e tutti. Capelli rasati ai lati e cresta spavalda, sguardo duro, fisico più asciutto e tatuaggi sul corpo.

Gennaro Savastano (Salvatore Esposito)

Gennaro Savastano (Salvatore Esposito)

Ad accoglierlo come un fratello è Ciro (Marco D’Amore), amico di una vita che durante la sua assenza è stato relegato da Imma Savastano a svolgere umili compiti. Col ritorno di Gennaro, Ciro conta di lottare fianco a fianco col boss per la conquista del potere. Ma il ragazzo cova rancore anche nei suoi confronti e tratta l’amico come uno dei suoi tanti scagnozzi.

Gennaro Savastano vuole dimostrare a tutti che non è più il ragazzo di una volta: vuole primeggiare, essere il capo dei capi e spaventare chiunque si azzardi a contrastare la sua ascesa. Con metodi estremamente aggressivi è deciso a fare terra bruciata intorno a sé. Basta quindi spartire gli appalti con gli altri clan accettando l’accondiscendenza dello storico sindaco di Giugliano Fabbretti: le prossime elezioni le dovrà vincere il suo amico Casillo, così tutti gli affari del territorio saranno della famiglia Savastano.

Inizia una spietata campagna elettorale per convincere tutti, anche con la forza e le minacce, a votare il giovane Casillo. Gennaro è spietato e usa tutte le armi che ha disposizione: provocatoriamente inizia a frequentare la figlia di un candidato avversario, costringendolo di fatto a ritirarsi.

Intanto, durante un litigio con la madre, viene fuori il motivo del drastico cambiamento del ragazzo:

Quando stavo là in Honduras, stavo dentro una capanna. E insieme a me c’era un Americano che parlava, parlava, perchè aveva paura. E intanto i tuoi soldi non arrivavano. Una sera gli honduregni mi misero un machete in mano e gridavano “Uccidilo! Uccidilo!”.
Io pregavo. Pregavo che qualcuno mi venisse a salvare, che tu mi venissi a salvare, ma niente. E loro continuavano a gridare “Uccidilo, o noi uccidiamo te”. E allora l’ho fatto. Ho iniziato a tagliare prima la testa, poi le braccia, poi le mani. L’ho fatto a pezzi.

L’odio per la madre col tempo si trasforma in rispetto quando capisce che, nonostante tutto, questa pessima esperienza gli è servita per crescere.

In fase di votazione, intanto, iniziano i brogli elettorali per consentire a Casillo di vincere senza problemi. E’ l’ultimo passo verso un trionfo di Gennaro Savastano come nuovo e potente boss. E Ciro? Scaricato da Donna Imma e messo al palo anche dal vecchio amico Genny, sembra covare un profondo e segreto risentimento verso i Savastano. Che sia pronto a reagire?

Riassunto degli episodi precedenti:

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Scrittore per diletto, appassionato di libri, scrittura creativa, film e pallone. Polemico di natura, sognatore, pragmatico, incoerente. Astenersi perditempo.



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