Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Marzo 5th, 2015 | by sally
0È partita la terza stagione di “House of Cards” e i fan sono già pronti a seguire le nuove vicende di Kevin Spacey nei panni di Frank Underwood. Oggi scopriamo i segreti svelati dal creatore della serie Beau Willimon, che ha commentato alcuni episodi visti fino ad ora in “House of cards“, per cui se siete rimasti indietro, vi avvisiamo che potrebbero esserci importanti SPOILER.
“House of Cards” è una serie amatissima in tutto il mondo, in questa terza stagione vedremo Frank Underwood alle prese con la presidenza degli Stati Uniti e Claire (Robin Wright) nei panni di una first lady sempre più ambiziosa. In attesa di scoprire cosa succederà, ecco le dichiarazioni rilasciate da Beau Willimon a Empire Online.
Beau Willimon e il resto del gruppo che lavora a “House of Cards” è sempre alla ricerca di momenti shock e la scena in cui Claire e Frank decidono di andare a letto con Meechum è una delle più forti della seconda stagione. Lo sceneggiatore ha spiegato che in realtà l’idea di una cosa a tre (ribattezzata “threechum” su Twitter) era già nell’aria dalla prima stagione ma prima di girarla Willimon e colleghi hanno preferito analizzare i desideri e la sessualità dei personaggi.
Uno degli episodi più sconvolgenti di “House of Cards” è sicuramente la morte di Zoe (Kate Mara): nella versione della BBC (quella da cui è nata la versione americana con Kevin Spacey) l’equivalente di Zoe è Mattie Storin e viene spinta giù dal tetto del Parlamento, Beau Willimon ha ammesso che girare una scena del genere e far fuori un personaggio in questo modo è un rischio e qualcuno ha rinunciato a proseguire con la visione degli altri episodi… Male!
Nella terza stagione scopriamo un nuovo punto di vista, quello di Doug Stamper, che osserva da esterno l’evoluzione della presidenza di Frank Underwood. Il primo episodio è stato incentrato prevalentemente sulla figura di Doug, ma anche se Frank e Claire si sono visti poco, in realtà si stava parlando sempre e comunque di loro. Per Beau Willimon è stato un modo di sperimentare un altro tipo di narrazione, per non rischiare di essere ripetitivi.
Il primo episodio della prima stagione di “House of Cards” inizia col botto, per la precisione con la morte di un cane. La scena è già diventata cult e Beau Willimon ha ammesso che inizialmente non aveva immaginato tutto quello che poteva esserci dietro questa scena, semplicemente voleva un’entrata ad effetto di Kevin Spacey. E ci è riuscito:
Ho parlato con Fincher e mi ha detto “Le persone mi dicono che perderemmo metà degli ascolti se lasciassimo quella scena”. Fincher ci ha pensato per un secondo e ha detto “Non me ne frega un cazzo” e io ho risposto “Nemmeno a me”. Non è che non ce ne importasse, ma abbiamo pensato “Se non è la scena per voi, non è nemmeno la serie per voi”. Così almeno puoi scoprirlo nei primi 30 secondi.
Anche la morte di Peter Russo aiuta a delineare meglio il personaggio di Frank Underwood e le sue sfaccettature. Beau Willimon prende le difese di Frank sostenendo che non sia un sociopatico, non tutti i criminali lo sono, semplicemente sentiva che un gesto del genere fosse necessario, è stato un gesto di pietà, esattamente come per il cane. Fa parte del suo modo di agire e l’intento di Willimon è quello di far emergere le due facce della stessa medaglia, il lato compassionevole e quello più spietato di Underwood, interpretato magistralmente da Kevin Spacey.