Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 17th, 2011 | by sally
0Il 13 gennaio 2012 arriverà nelle sale italiane “Hysteria“, commedia romantica che affronta una tematica assolutamente particolare: qualcuno di voi si è mai chiesto quando e come è nato il vibratore? Esatto, il film parla proprio di questo ed il titolo potrebbe già essere un indizio.
Ambientato nella bigotta Londra vittoriana, il film è diretto da Tanya Wexler, classe 1970. La regista ha reclutato Maggie Gyllenhaal, High Hancy, Rupert Everett, Jonathan Pryce, Felicity Jones, Ashley Jensen, un cast davvero niente male per una pellicola che è stata presentata anche in concorso al Festival di Roma 2011.
1880. Nella pudica Londra vittoriana, il brillante giovane dottore Mortimer Granville è in cerca di un nuovo lavoro. Lo trova presso il Dottor Dalrymple, specializzato nel trattamento dei casi di isteria. Dalrymple è convinto che la causa del malanno sia anche la repressione sessuale imperante in quell’epoca, e cura le “isteriche” con una terapia scandalosamente efficace: il “massaggio manuale” sotto le gonne delle sue pazienti. Il dottore, però, deve lottare contro la fiera disapprovazione della figlia Charlotte, sostenitrice dei diritti delle donne più deboli. Mortimer decide di affinare il metodo terapeutico: quando il suo lungimirante amico Edmund gli rivela il progetto del suo nuovo spolverino elettrico, gli viene in mente un’idea irresistibile.
“Hysteria” è stato girato tra Londra e il Lussemburgo, il titolo affonda le sue radici nel mondo della psichiatria ottocentesca: serviva ad identificare una forma di nevrosi delle donne, queste sconosciute. Impareremo a conoscerle meglio in quest’opera in costume che si rivela già molto interessante, in un periodo che fu travolgente dal punto di vista delle invenzioni e dei passi avanti compiuti dalla scienza. Se da una parte c’è la curiosa storia del vibratore elettrico, il fulcro del film non è esattamente questo, anzi, ci racconta una storia d’amore ed il mondo femminile sotto un punto di vista inedito.
Tanto per non farvi cogliere impreparati all’arrivo del film nelle sale, questo particolare congegno è nato sul finire dell’Ottocento per opera del medico Joseph Mortimer Granville. Il vibratore era stato inventato per fini terapeutici, ma oggi sappiamo bene che la diffusione non si è limitata solo a quel campo. Inizialmente noto come “martello di Granville”, il dispositivo serviva per compiere un massaggio terapeutico agli organi femminili per poter rilassare il sistema nervoso e risolvere il problema dell’isteria. Nonostante la psichiatria da allora abbia compiuto molti passi, il vibratore non è passato di moda ed ha trovato una strada alternativa. La storia è quasi paradossale, Granville era un benpensante dell’epoca vittoriana e non avrebbe mai immaginato che la sua invenzione terapeutica potesse trasformarsi in un vero e proprio giocattolo sessuale. La storia è piaciuta tanto alla produttrice Tracey Becker (premio Oscar per “Neverland – Un sogno per la vita), che ha pensato di prenderla come spunto per dare vita a qualcosa che non risultasse semplicemente un noioso biopic.