
Cos' allevi il peso del mutuo - cinezapping.it
Essere informati è il primo passo per gestire al meglio il proprio mutuo e trovare soluzioni che possono alleviare il peso delle rate mensili.
Nel contesto economico attuale, molti italiani si trovano a fronteggiare l’aumento delle rate del mutuo, un peso che può diventare insostenibile. Dopo anni di tassi d’interesse in costante crescita, nel 2025 si intravedono finalmente segnali di miglioramento, anche se la situazione resta fragile e incerta.
Ma come si può abbattere la rata mensile del mutuo? Ci sono strategie poco conosciute che potrebbero davvero fare la differenza.
L’evoluzione dei tassi di interesse
Nel 2024, l’inflazione ha spinto la Banca Centrale Europea (BCE) a mantenere un tasso di riferimento elevato, fissato al 4,25%. Questo ha avuto un impatto diretto sui mutui, in particolare quelli a tasso variabile, portando molte famiglie a sentirsi schiacciate da rate mensili in aumento. Tuttavia, all’inizio del 2025, la BCE ha iniziato a ridurre il tasso di riferimento, consentendo un abbassamento dell’Euribor, il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile, che ora si attesta intorno al 3,25%.
Sebbene questo calo stia alleviando la pressione sui mutui variabili, i costi totali rimangono comunque alti. Per chi ha un mutuo a tasso fisso, i tassi sono leggermente aumentati, ma restano ancora inferiori a quelli del 2024. Questo scenario mette in evidenza l’importanza di adottare strategie intelligenti per gestire il mutuo, riducendo così il carico finanziario mensile.
Rinegoziare il mutuo: una possibilità da esplorare
Una delle prime azioni che i mutuatari dovrebbero considerare è la rinegoziazione del mutuo. Contattare la propria banca per discutere le condizioni del prestito può portare a risultati positivi.

Sebbene non esista garanzia che la banca accetti di rinegoziare, chi ha un buon rapporto con l’istituto di credito potrebbe avere maggiori possibilità di successo. Durante la rinegoziazione, è possibile richiedere un passaggio a un tasso fisso o una modifica della durata del mutuo, che potrebbe ridurre l’importo delle rate.
La surrogazione del mutuo: un’opzione vantaggiosa
Un’altra soluzione da prendere in considerazione è la surrogazione del mutuo, una procedura che consente di trasferire il prestito a un’altra banca che offre condizioni più favorevoli. Introdotta in Italia con la Legge Bersani, la surroga permette di mantenere il mutuo in essere senza sostenere costi aggiuntivi, come quelli legati all’apertura di un nuovo prestito. Questo significa che un mutuatario può trasferire il proprio mutuo senza spese extra e approfittare di tassi più competitivi.
Le banche, di solito, richiedono soltanto la prova di aver pagato un certo numero di rate per consentire la surrogazione. Ciò significa che, in pratica, un mutuatario può esplorare questa opzione ogni anno e mezzo, cercando di ottenere sempre le migliori condizioni disponibili sul mercato.
Tasso fisso o variabile: quale scegliere?
La scelta tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile è cruciale e dipende dalle preferenze personali e dalla situazione economica. Attualmente, i mutui a tasso fisso si aggirano intorno al 2,82%, mentre i tassi variabili sono al 3,69%. Sebbene il tasso fisso offra maggiore stabilità e prevedibilità, il tasso variabile potrebbe risultare più vantaggioso nel lungo termine, specialmente se si prevede una continua diminuzione dei tassi. Chi è disposto a tollerare un certo livello di rischio potrebbe quindi trovare nel tasso variabile un’opzione da considerare.
In un panorama economico così incerto, è fondamentale per ogni mutuatario informarsi e valutare le diverse opzioni disponibili. Che si tratti di rinegoziare il mutuo, di considerare la surrogazione o di scegliere il tasso più adatto, ogni decisione può avere un impatto significativo sul bilancio familiare.