Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Ottobre 27th, 2012 | by Cristiano Previ
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Un film di cui si è parlato poco in questo mese, nonostante la sua uscita nelle sale italiane è “Iron Sky” del regista finlandese Timo Vuorensola alla sua prima esperienza in un lungometraggio cinematografico.
Vuorensola è famoso, soprattutto al popolo del web per aver realizzato “Star Wreck“, una parodia omaggio, girata solo in rete, sul cinema di fantascenza ed in particolare il mondo di “Star Trek“. Piccolo capolavoro realizzato insieme all’amico e collaboratore Samuli Torssonen che ha fatto da apripista sia per il regista che per questo “Iron Sky“. Il prodotto “Star Wreck” ha dato notorietà a Vuorensola e attraverso la rete i fan del progetto (oltre centomila) hanno donato oltre un milione di Euro confluiti nel budget totale di 7,5 milioni per la realizzazione di “Iron Sky“. Si tratta di un film dalla produzione internazionale e che vede quindi il coinvolgimento di coloro che appoggiano il regista nelle sue capacità. Questo rende il prodotto di tutto rispetto e dall’aspettativa accattivante.
Non abbiamo ovviamente nel cast nomi di grande rilievo, a parte Udo Kier che abbiamo potuto vedere in “Melancholia” e che rivedremo nell’ horror di Rob Zombie “The Lords of Salem“. Tuttavia il cast è numerosissimo ed in alcuni casi abbiamo potuto ammirare in “Iron Sky” qualche prestazione non male, che forse meriterebbe qualche approfondimento in pellicole più sponsorizzate. Ci riferiamo soprattutto a Julia Dietze, coprotagonista del film che offre una prova interessante sia nei momenti esilaranti che nei momenti drammatico-riflessivi.
TRAMA:
Siamo nel 2018 una nave spaziale americana atterra sulla luna. Durante la passeggiata lunare però qualcosa va storto ed uno dei membri dell’equipaggio viene catturato da una presenza ostile e quanto mai inaspettata. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale i nazisti sono scappati e si sono rifugiati nel lato oscuro della luna. hanno costruito una base imponente a forma di svastica e sono pronti a tornare sulla terra per tentare la riconquista del mondo.
Il membro dell’equipaggio statunitense catturato, James Washington (Christopher Kirby) viene studiato dai nazisti tra il loro stupore poiché egli è di colore e ne viene scoperto lo smarthphone che risulterà fondamentale per il funzionamento della Götterdämmerung gigantesca nave spaziale costruita dai nazisti per il loro ritorno sulla terra. Purtroppo la batteria del telefono di Washington è scarica e si decide di organizzare una spedizione sulla terra comandata dall’aspirante futuro fuhrer Klaus Adler (Gotz Otto) insieme alla sua compagna e futura sposa Renate Richter (Julia Dietze) esperta conoscitrice del pianeta terra ed all’astronauta americano.
Nel loro viaggio sulla terra i tre faranno conoscenza del Presidente degli Stati Uniti e la sua assistente entusiasta di poter avere una guerra a disposizione e che gli garantirebbe, a suo dire, la vittoria nelle elezioni e la sua rielezione. Il rapporto tra l’addetta alle pubbliche relazioni del Presidente U.S.A. e Adler si tramuta in un rapporto d’amore morboso e di complicità devastante. Vivian Wagner, numero uno del Presidente, infatti inciterà in tutti i modi i piani malati dei nazisti fino al momento in cui lo stesso Adler la tradisce per i suoi fini di conquista.
Renate intanto cerca convincere in tutti i modi Washington della bontà delle idee nazionalsocialiste fino a scontrarsi con la dura realtà messagli di fronte da un gruppo di neonazisti davanti ad un locale. Il mondo non è come lo ha sempre studiato e soprattutto le sue idee sulla razza ariana forse non sono come le ha studiate, in pratica si sta innamorando dell’astronauta di colore James Washington ed inizia a disconoscere le idee naziste.
L’esercito nazista decide su invito dell’attuale fuhrer (Udo Kier) di invadere lo stesso la terra nel frattempo senza la Götterdämmerung, Adler tradisce ed uccide il fuhrer, prende il comando dell’esercito invasore ed inizia la battaglia spaziale tra il mondo ed i nazisti. James e Renate si imbarcano su un’astronave per tornare sulla luna e fermare Adler intenzionato a mettere in modo la sua terribile arma.
L’O.N.U., capitanata dal presidente U.S.A., mette in piedi una flotta spaziale improvvisata per fermare l’avanzata nazista. A comandare la nave americana George W. Bush c’è Vivian Wagner (Peta Sergeant) ancora furiosa per il tradimento di Adler che con tutta la sua furia distruggerà la flotta nazista e farà rotta verso la luna per eliminare la minaccia definitivamente.
La Götterdämmerung viene distrutta, così come viene bombardata la base a forma di svastica, ma la popolazione rimane parzialmente in vita. nel frattempo i membri dell’O.N.U. litigano e le navi spaziali si distruggono a vicenda. Il film termina con un bacio tra la nazista Richter e Washington tra lo stupore dei nazisti e con la consapevolezza dei due protagonisti del film sull’immane lavoro da fare per rieducare il popolo nazionalsocialista su come sia il mondo oggi.
GIUDIZIO DEL FILM:
Il film racconta una trama quanto meno originale, e possiamo dividerlo in due parti. Nella prima parte una parodia del nazismo, con una sua logica di parte e le sue incoerenze. E’ la parte divertente della pellicola, dove si contrappongono divertenti battute e ironiche prese in giro sia del nazismo che della società americana.il Presidente U.S.A. è donna, ma non è la presa in giro di una eventuale Hilary Clinton ma bensì di una Sarah Palin vicina a vincere le primarie per i repubblicani anni fa. E proprio qui si gioca tutta la pellicola tra la società moderna americana con tutti i suoi nevrotici giochi di potere e la convinzione del giusto a livello fanatico del nazismo. Nella seconda parte abbiamo un film più serio che lascia da parte le battute e ci porta sempre con il sorriso sulle labbra però a riflettere su alcuni aspetti estremizzati dal film. “Iron Sky” recita la parte del film con effetti speciali che ci porta a pensare che tanta strada si è fatta dal 1945 ad oggi, ma ancora tanta se ne deve fare per comprendere che in fondo la smania di potere e di sopraffare gli altri è la stessa di allora, sono cambiati solo i colori delle bandiere dei conquistatori.
Non è un film per chi si aspetta di essere impegnato in riflessioni cervellotiche tuttavia nella sua entusiasta prima esperienza Vuorensola trasmette qualcosina e riesce a farci sorridere amaro, vuol dire che l’obbiettivo è stato centrato. Poca cura dei particolari ed un cast di belle speranze non sminuiscono le aspettattive. Interessanti la Sergeant e Julia Dietze, brave a trasmettere aggressiva sensualità la prima e dolce ingenuuità la seconda. Se cercate un film leggero, divertente ma non demenziale e senza troppe aspettative “Iron Sky” incarna tutto questo.
VOTO:
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