JJ Abrams
Negli Stati Uniti uscirà il prossimo week end. Noi dovremo aspettare dopo l’estate per vederlo (30 settembre, salvo ulteriori slittamenti). Stiamo parlando di “Super 8”, vero e proprio caso mediatico prima ancora che cinematografico firmato da quel genio del mercato virale che è J.J Abrams. Già promotore e firmatario in prima persona della campagna pubblicitaria di “Cloverfield”, di cui era semplicemente produttore esecutivo, Abrams sta creando grandissima attesa attorno al suo nuovo progetto, quel “Super 8” che lo vede tornare dietro la macchina da presa a due anni dal buon (e insperato) successo di “Star Trek”. Approfittando della “Super 8” mania che si sta scatenando negli Stati Uniti, il regista, produttore e sceneggiatore J.J. Abrams si sbilancia anticipando le prime novità riguardanti il suo prossimo progetto, l’attesissimo sequel di “Star Trek”.
Mi interessa molto di più realizzare un buon prodotto che girare un film in fretta in modo da farlo uscire prima. Ovviamente farò tutto il possibile per rispettare la release stabilita dallo studio, ma penso che nessuno voglia un film realizzato in tempo, ma brutto. Vogliamo essere certi che tutto sia perfetto. Il team con cui mi troverò a lavorare è incredibilmente brillante, perciò non vedo l’ora di mettermi all’opera. Gli sceneggiatori stanno lavorando sodo proprio in questi giorni e non vedo l’ora che tutto sia pronto. Ovviamente ci stiamo prendendo i nostri tempi perché l’obiettivo è realizzare un sequel migliore del primo film.
Riguardo al famigerato uso del 3D, da tempo argomento di discussione tra i fan di “Star Trek” che temono che Abrams possa cedere al fascino (mal sopportato da molti cinefili) del tridimensionale, il regista dimostra di avere le idee molto chiare in proposito:
Non sto ancora considerando la possibilità di usare la tecnologia tridimensionale, ma in realtà non ho ricevuto alcuna telefonata dallo studio. Io so già ciò che va bene per me.
Nelle prossime settimane dovrebbero quindi prendere il via le riprese di quello che sarebbe il dodicesimo film della saga di “Star Trek” (dopo “Star Trek” del 1979; “Star Trek II: L’ira di Khan”, 1982; “Star Trek III: Alla ricerca di Spock”, 1984; “Rotta verso la terra”, 1986; “Star Trek V: L’ultima frontiera”, 1989; “Rotta verso l’ignoto”, 1991; “Generazioni”, 1994; “Primo contatto”, 1996; “Star Trek: L’insurrezione”, 1998; “Star Trek: La nemesi”, 2002; “Star Trek”, 2009), sebbene diversi dubbi aleggino ancora oggi (a quasi un anno dall’uscita in sala programmata) nei confronti della produzione del film. Il cast del primo episodio dovrebbe essere sostanzialmente confermato; quindi è probabile che rivedremo sullo schermo Chris Pine nel ruolo del capitano James Kirk, Zachary Quinto in quello del dottor Spock, Zoë Saldaña nei panni di Nyota Uhura; Karl Urban in quelli del dottor Leonard McCoy; Simon Pegg impegnato come Montgomery Scott; John Cho di nuovo nelle vesti di Hikaru Sulu e Anton Yelchin prestare il volto al personaggio di Pavel Chekov.
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