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Jean-Claude Van Damme fuori dal remake di “Bloodsport”

In aria di remake nel maggio dello scorso anno il regista Phillip Noyce (“Il Collezionista di Ossa”, “Salt”) ha accettato di buon grado l’offerta di Ed Pressman di realizzare un remake di “Bloodsport“, film noto in Italia come “Senza esclusione di colpi!“. Il film, una vera pietra miliare nella carriera dell’artista marziale Jean-Claude Van Damme, venne diretto nel 1988 da Newt Arnold su un soggetto di Sheldon Lettich.

Il remake del film invece sarà affidato a Robert Mark Kamen (“Taken – La Vendetta”) che a distanza di più di un anno dalle ultime notizie, rivela che in questo nuovo “Bloodsport” non ci sarà spazio proprio il protagonista del precedente, vale a dire Jean-Claude Van Damme.

Questo film ricorda l’originale solo nel titolo. Non ha nulla a che fare con alcun torneo Kumite. E non ha nulla a che fare con Frank Dux. Se il titolo non fosse lo stesso, non si potrebbero associare i tuoi film. Usare Jean-Claude Van Dame non avrebbe senso perchè l’associazione si è persa, visto che la storia non ha niente a che fare con il primo film. Sarebbe soltanto una distrazione.

“Bloodsport – Senza Esclusione di Colpi!”

Lo sceneggiatore ha inoltre rivelato maggiori dettagli sulla tematica e l’obiettivo del film.

Si tratta di un film spinto da un’evidente vena politica. Non ha niente a che fare con le rotture o i muscoli o i match sofferenti, e lo ripeto, se non avessero lo stesso titolo, sarebbe impossibile associare i due film.

Quello che doveva essere quindi il più classico dei remake si sta lentamente trasformando in un progetto originale, che non fa altro che alimentare la curiosità degli interessati.

Per chi non ricordasse la trama dell’originale “Bloodsport – Senza Esclusione di Colpi!”, eccovi serviti:

l pilota militare americano, Frank Dux, dopo anni di intenso addestramento con il giapponese Tanaka, un grande maestro di arti marziali, decide di partire per Hong Kong, dove ogni anno, tra i campioni di kung-fu, si svolge una sfida feroce, sanguinosa e senza esclusione di colpi: il kumitè. Malgrado il suo colonnello gli abbia negato il necessario permesso, Dux, approfittando di una licenza, giunge ad Hong Kong per partecipare alle eliminatorie: qui ha modo di conoscere un gigantesco individuo, Jackson, del quale diviene amico e che lo introduce ai segreti del kumitè. Dopo aver sbaragliato tutti i suoi avversari, Frank nella serata finale è costretto a battersi contro lo spietato Chong Li, l’attuale campione in carica, che poco prima, nelle eliminatorie aveva gravemente percosso Jackson. Nel duro scontro con Chong Li, dopo alterni e furiosi combattimenti Frank Dux riesce a sopraffarlo e a vincere così l’incontro. Dopo aver ottenuto l’ambito titolo di campione, Frank, tornato in America, consegna al venerato Tanaka la spada del Samurai, l’unico vero trofeo del kumitè.

 

 

 

Giuliano Gambino

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