Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 23rd, 2017 | by sally
0Se in Italia la bufera (almeno per ora) ha travolto Fausto Brizzi, negli USA le accuse continuano a crescere e hanno travolto altri grandi nomi.
Ormai Harvey Weinstein sta diventando quasi un lontano ricordo, il produttore da cui è esploso lo scandalo che sta travolgendo il mondo dello spettacolo è in “ottima compagnia”. Nei giorni scorsi sono emerse delle accuse contro Sylvester Stallone, che risalgono al periodo in cui l’attore di “Rambo” era all’apice del suo successo. Una donna, rimasta anonima, ha raccontato di essere stata costretta ad avere un rapporto a tre quando aveva 16 anni. Sylvester Stallone avrebbe deciso di coinvolgere la sua ex guardia del corpo, Mike De Luca, in una camera d’albergo a Las Vegas. La notizia è stata lanciata dal Daily Mail, ed è stata confermata l’esistenza di un fascicolo della polizia sul caso. La donna, che all’epoca era appena adolescente, ha detto di aver assecondato le richieste dei due uomini perché intimorita e ha detto di essere stata minacciata di botte nel caso in cui avesse parlato. Sylvester Stallone ha negato le accuse e la sua portavoce, Michelle Bega, ha precisato che fino ad oggi queste accuse non erano mai saltate fuori. Era il 1986, l’attore aveva 40 anni ed era sposato con Brigitte Nielsen, che ha già preso le sue difese. L’attrice ha dichiarato infatti che lei e Stallone erano inseparabili e che quella notte erano sicuramente insieme:
La sera io e Sylvester cenavamo insieme e poi andavamo nella nostra stanza, nessun’altra persona era nella stanza con noi. È assurdo che Sylvester e la sua famiglia debbano soffrire per qualcosa che non è mai successo.
Sylvester Stallone non è stato l’unico ad essere colpito in questi giorni. Le accuse sono in continuo aumento e hanno travolto anche John Lasseter, genio di casa Pixar. Nel suo caso si parla di avances indesiderate ma, contrariamente a Stallone, Lasseter non ha smentito. Tutt’altro, il direttore creativo della Pixar ha deciso di prendersi sei mesi di aspettativa. Dalle dichiarazioni emerse, oltre a commenti fuori luogo e atteggiamenti molesti, pare che Lasseter abbia anche un problema con l’alcol. Il doppio premio Oscar che sta dietro il successo di “Toy Story” e “Inside out” ha dichiarato:
Ho sempre desiderato che i nostri studi di animazione fossero luoghi in cui i creatori potessero esprimere la loro visione con il supporto e la collaborazione di altri animatori e narratori di talento. Questo tipo di cultura creativa richiede una costante vigilanza da mantenere, basata sulla fiducia e sul rispetto, e diventa fragile se i membri del team non si sentono valorizzati. In qualità di leader, è mia responsabilità garantire che ciò non accada; e ora credo di non essere stato all’altezza di questo compito, e so di aver mancato su questo punto.
Nelle scorse settimane erano stati accusati anche Ed Westwick e Louis C. K. Il primo, l’attore di “Gossip Girl” è stato accusato di stupro da due donne, ma ha negato immediatamente. Sostiene di voler collaborare con la polizia di Los Angeles per risolvere il problema al più presto. Il comico Louis C. K. è stato invece accusato di molestie e di essersi masturbato davanti a diverse donne. Lui ha ammesso di aver sbagliato e ha preso provvedimenti per curarsi, intanto il suo film in uscita è stato bloccato. Per quanto riguarda Westwick, l’ex collega di “Gossip Girl” Jessica Szhor, che ha avuto una relazione con lui, ha rivelato a EW di aver parlato con Ed. La Szhor non ha espresso un giudizio netto, ha dichiarato che quello descritto non è l’uomo che lei conosce e di essere rimasta sconvolta quando ha letto le accuse. L’attrice ha però precisato che, nonostante questo, non può avere la certezza che le accuse siano false, poiché non ha assistito ai fatti. Sarah Silverman ha parlato apertamente delle accuse contro l’amico Louis C. K. Anche lei rimasta sconvolta per l’accaduto, ha raccontato che lei e il comico si conoscono da 25 anni, ora che sa che le accuse sono vere si chiede se sia possibile provare affetto per qualcuno che ha commesso atti simili.