Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 16th, 2011 | by johnbuckley
0Prende il via, dal 19 al 27 novembre la XVII edizione del Medfilm Festival, manifestazione storica della Capitale che rinnova l’appuntamento di Roma con i protagonisti del cinema del Mediterraneo. Due i luoghi in cui si svolgerà il festival: Auditorium Conciliazione, e Casa del Cinema. Il direttore artistico e fondatore del festival Ginella Vocca, propone un programma graffiante, con aperture di forte ironia.
Ospiti d’onore Egitto e Tunisia, con film, documentari e cortometraggi, un’immersione tra storie e volti della Primavera Araba, per raccontare, insieme alla voce dei loro autori, i fermenti che hanno preceduto la rivolta e le nuove democrazie in gestazione della sponda sud. Nel suo confronto tra Mediterraneo ed Europa, il Festival si sposta ad est, e fa tappa in Romania, terzo ospite d’onore di questa edizione. Film e registi per aprire una finestra sul nuovo cinema rumeno, con le sue storie originali, in bilico tra dramma esistenziale e magico realismo.
Apertura il 19 novembre alle ore 20.00, presso l’Auditorium della Conciliazione con una serata che attribuirà a Michelangelo Pistoletto, nome di punta dell’Arte contemporanea, il prestigioso Premio Koinè 2011.
Nel corso della serata, verrà inoltre conferito il Premio alla Carriera a Sergiu Nicolaescu, colonna del cinema rumeno che, a partire dagli anni 60, con la sua attività di attore e regista, ha sostenuto il processo di libertà della Romania.
A dare ufficialmente il via al Festival ci penserà il film “Le Nevi del Kilimangiaro” di Robert Guédiguian, unica tra le opere in gara per il riconoscimento europeo Premio Lux 2011, a godere di una distribuzione italiana.
Ma il programma è tutto da scoprire: la Competizione Ufficiale-Premio Amore e Psiche 2011, curata da Vanessa Tonnini, propone un viaggio di esplorazione in un cinema di utopia che allarga e dilata i confini mediterranei per spingersi nella fucina artistica dei Balcani, dal metaforico e suggestivo sloveno “Silent Sonata“, al bosniaco “Sevdah for Karim“, cruda riflessione sulle ferite lasciate in eredità dalla guerra alle nuove generazioni – passando per l’entroterra turco di “Zephyr“, l’Iran di “The Orion” (film che vanta la partecipazione di Jafar Panahial montaggio) l’Egitto dei giovani musicisti di “Microphone“, per ritornare nel cuore dell’Europa, in una misteriosa e ascetica Francia messa in scena da Bruno Dumont in “Hors Satan“. E poi ancora il polacco “The Mill and the Cross“, e l’austriaco “Michael“; tra i documentari lo spagnolo “Guest“, il tunisino “No More Fear“, l’israeliano “The Queen has No Crown“.
Tra i protagonisti di questo viaggio Mediterraneo svetta la figura straordinaria, mitica di Omar Sharif, che verrà insignito del Premio alla Carriera 2011, durante la cerimonia di premiazione del 26 novembre