Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Aprile 21st, 2010 | by sally
0“Iron Man 2” uscirà il 30 aprile, ormai l’attesa è quasi finita. Nel film diretto da Jon Favreau ci sarà Mickey Rourke, che ha confessato di non amare questo genere di film, ma c’è stato un motivo in particolare che lo ha spinto ad accettare la parte:
Non m’interessa questo genere di film ma credo che quello che mi abbia fatto cambiare idea sia ciò che Favreau ha fatto: è riuscito a ottenere un attore come Robert Downey Jr., invece del solito attorino del mese vent’enne…
Il personaggio di Rourke è il villain Ivan Vanko/Whiplash e l’attore ha lavorato molto sulla parte, ecco come ha fatto:
Sono andato in Russia per un paio di settimane e sono stato in una prigione a Mosca, incontrando dei detenuti. […] Ho provato ad incorporare nel film la filosofia russa. E’ una cultura indipendente, e ho veramente apprezzato fare le ricerche e incontrare gente, sono stati molto gentili in prigione. Le guardie hanno passato del tempo con me, ho parlato con loro e con i detenuti. Ero molto interessato a scoprire in quali condizioni il mio personaggio era vissuto per 20 anni.
Perfezionista e innovativo, Mickey Rourke ha personalizzato il suo personaggio, chiedendo a Jon Favreau e allo sceneggiatore Justin Theroux di poter apportare delle modifiche:
Nella storia, l’armatura di Iron Man è stata inventata in russia da mio padre ed è stata rubata dal padre di Tony Stark. Ivan ha passato la sua vita sentendosi imbrogliato, per poi morire appena uscito di prigione. E quello che devo fare è vendicare la morte di mio padre […]. Ho parlato a Jon Favreau e gli ho detto, dopo aver letto lo script, che volevo delle rettifiche anche su alcune scelte del personaggio ed è cosi che ha richiamato Justin Theroux, lo sceneggiatore. E gli ho detto: dovrei parlare russo nel film, dovrei usare un accento russo anche quando parlo in inglese… e voglio anche un animale. […] Volevo che avesse anche senso dell’humor. Si, è un personaggio violento e imprevedibile, e ha tutti questi aspetti stereotipati che potrebbe avere un villain russo, ma era importante per me dare anche qualcosa di apprezzabile al personaggio, che lo umanizzasse.