Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Marzo 31st, 2014 | by sally
0Il Medio Oriente incontra Firenze con un festival ricco di eventi, dal 9 al 14 aprile non perdetevi la quinta edizione del Middle East Now.
Diverse le sale coinvolte per la proiezione di pellicole che svelano un mondo che non conosciamo ancora abbastanza bene, ma sono tantissimi anche gli eventi collaterali e speciali che coinvolgeranno gli appassionati di arte, musica e cucina con mostre fotografiche, degustazioni e un concerto davvero molto importante.
In televisione si parla del Medio Oriente solo per fatti di cronaca che lasciano spazio a riflessioni superficiali, ormai i telegiornali ci hanno abituati talmente tanto all’orrore che succede nel mondo, che non c’è più nulla che ci impressioni davvero. Il Medio Oriente vive una situazione tragica dal punto di vista della guerra e delle libertà sociali, ma è anche una culla di cultura che si tramanda da secoli e di voglia di rinascita da parte di giovani artisti che giorno dopo giorno lottano per poter mostrare la loro arte e la loro creatività al mondo. Firenze è la città italiana in cui vive la più grande comunità iraniana e quest’anno ospita la quinta edizione del Middle East Now, qui di seguito trovate tutti gli eventi che non potrete perdervi.
45 anteprime italiane ed europee, 23 cortometraggi, sono tantissimi i titoli in programma che ci mostrano da vicino la vita culturale e la realtà nuda e cruda di Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco. Da non perdere la prima retrospettiva assoluta dedicata al regista Hany Abu-Assad, già candidato all’Oscar per il film “Paradise Now” e candidato quest’anno per il miglior film straniero con “Omar“, che sarà tra le pellicole in programma dopo aver vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes.
Dall’11 aprile al 25 maggio, l’Aria Art Gallery ospiterà la mostra “Occupied Pleasures” con le foto di Tanya Habjouqa, una delle più importanti nel panorama arabo. Le sue foto raccontano quei piccoli momenti di evasione nella vita dei palestinesi che vivono nella West Bank di Gaza, tra uomini in motorino e donne che fanno yoga lasciandosi alle spalle il deserto e le montagne, ritagliandosi piccoli spazi solo per loro, dimenticando per qualche istante la realtà che li circonda.
“Persia Mon Amour” racconta della comunità iraniana che vive a Firenze, il progetto è del fotografo Edoardo Delille e dal giornalista Jacopo Storni e sarà ospitato nella Galleria di tappeti antichi Boralevi, una location decisamente adatta a questo tipo di mostra, in cui vediamo i soggetti circondati da un quadrato nero che li distacca dalla realtà fiorentina in cui vivono e simboleggia la realtà da cui invece sono arrivati e che permane nelle loro vite, bella ma al contempo difficile.
I Mashrou’ Leila sono un gruppo indie-rock libanese, che mescola le influenze della musica araba al jazz e all’elettronica. Questo è uno degli eventi più attesi ed importanti, l’appuntamento è all’Auditorium Flog l’11 aprile. I Mashrou’ sono diventati un simbolo, sono seguitissimi sui social al punto tale che sono riusciti ad ottenere i finanziamenti per realizzare il loro ultimo album proprio grazie al popolo di Twitter che li ha sostenuti, la loro musica è diventata la colonna sonora delle rivoluzioni nel mondo arabo.
L’anteprima italiana del documentario “Return to Homs” di Talal Derki, vincitore del “World Cinema Grand Jury Prize” all’ultimo Sundance Film Festival. A Firenze ci saranno sia il regista che il produttore Orwa Nyrabia. La storia racconta di un gruppo di giovani rivoluzionari della città di Homs in Siria, attraverso questo documentario possiamo conoscere da vicino tutto quello che succede in Siria. Inoltre il film riceverà un riconoscimento molto importante in occasione di Middle East Now da parte della Fondazione Cineteca di Bologna assieme a Martin Scorsese il suo World Cinema Project, ovvero “l’impegno a conservare e restaurare il documentario quando se ne presenterà la necessità”.
Gli approfondimenti sull’Iran, il Marocco e l’Afghanistan, con titoli come “Iraq Now“, “Marocco on the Wave” e “Rock the Casbah”. Ci sarà spazio anche per l’Israele, segnaliamo il film “Youth“, primo lungometraggio di Tom Shoval, insieme a “Before the revolution” e “Bloody Beans” di Narimane Mari dall’Algeria.
Trovate tutte le altre informazioni e il programma completo su http://www.middleastnow.it/now/.