Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Maggio 22nd, 2011 | by sally
12Summary: Tra nuove aggiunte e vecchie facce, il cast funziona più che bene, ma il problema rimane la sceneggiatura.
Avevamo davvero bisogno di un quarto capitolo cinematografico su Jack Sparrow? Molto probabilmente noi no, ma la Disney sì, dal momento che ha deciso di marciarci su. Anche questo fine settimana Jerry Bruckheimer respirerà il profumo degli incassi, ma dovrà anche prendersi la parte negativa, ovvero la delusione dei fan per questo nuovo episodio.
Già “Pirati dei Caraibi: ai confini del mondo” aveva lasciato i fan a bocca asciutta, liquidando anche due personaggi importanti come Orlando Bloom e Keira Knightley che con la loro storia d’amore avevano intrattenuto gli spettatori per due episodi, ben più avvincenti dei due successivi. Per questo nuovo quarto episodio, quindi, servivano delle idee nuove, che non facessero rimpiangere gli attori sostituiti ed anche la regia di Gore Verbinski. Il cambio, infatti, è avvenuto anche dietro la macchina da presa, ma Rob Marshall ha cercato di attenersi il più possibile allo stile degli episodi precedenti, ben conscio del fatto che stravolgere totalmente una saga del genere al quarto episodio, non sarebbe andato a suo favore. Questa volta ritroviamo Jack Sparrow (Johnny Depp) a Londra, ancora una volta dopo una rocambolesca fuga, il pirata riesce a scampare l’impiccagione, ma ha bisogno di una nave e di una ciurma per tornare quello di un tempo. Intanto dalle voci che circolano, il protagonista scopre che in giro c’è qualcuno che si spaccia per lui e partirà alla ricerca di questo losco individuo. Nel suo viaggio, Sparrow incontrerà nuovamente Barbossa (Geoffrey Rush), adesso divenuto corsaro per la corona, con tanto di gamba di legno, ma la sua avventura lo poterà fino ad Angelica (Penelope Cruz), un amore del passato, e suo padre, il temibile Barbanera (Ian McShane). Entrambi vogliono che Jack Sparrow li conduca alla fonte della giovinezza, infatti lui è l’unico in grado di raggiungerla, ma non saranno solo Angelica e Barbanera a voler raggiungere l’obiettivo. Insieme alle ormai inconfondibili musiche di Hans Zimmer, Rob Marshall ha deciso di continuare sulla scia di Verbinski, tra fughe rocambolesche, azione, battute sagaci (forse un po’ meno del solito), sirene, battaglie ed incontri inaspettati, senza risparmiarsi nemmeno le ormai tradizionali scene dopo i titoli di coda. Il problema, però, comune ad ogni saga in genere, è che una volta arrivati al quarto episodio c’è davvero ben poco da raccontare, e da inventare. Nulla da ridire sulle performances degli attori: Johnny Depp è sempre impeccabile e dopo quattro film ormai non si potrebbe dire che non sia entrato nel personaggio; Geoffrey Rush, seppure in versione corsaro (ma non per molto) è pur sempre una garanzia e si rivela perfetto anche Ian McShane per il ruolo del villain di turno, con Penelope Cruz che presta il volto alla ferita e furba Angelica, che vive ancora il ricordo del passato con rancore ma è determinata a raggiungere i suoi obiettivi. Tra nuove aggiunte e vecchie facce, il cast funziona più che bene, ma il problema rimane la sceneggiatura. Oltre due ore di film, ma moltissimi minuti sprecati in scene superflue e non necessarie ai fini della narrazione. Tempi morti e buchi, imperfezioni non ne mancano. La pecca di Rob Marshall è stata forse quella di allungare il brodo, perché poi sulla tecnica del regista, che stavolta si è cimentato in un’opera ben lontana dal musical, non si può discutere. Riesce perfino a dare un tocco horror e a proporre delle scene ad effetto, come il combattimento delle sirene, che in ogni caso non riescono a convincere abbastanza, o almeno non tanto da pensare che “Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare” sia tra i più belli dell’intera saga. Quel che ci fa tremare, a dire il vero, è la promessa di nuovi capitoli, visto che dal terzo in poi già non ce la facevamo più. Johnny Depp non ha nascosto tutto il suo entusiasmo all’idea di dover ancora vestire i panni di uno dei personaggi più riusciti dell’ultimo decennio cinematografico e della storia del cinema in genere, ma cos’altro mai ci sarà da raccontare? L’irreprensibile Jack arriverà ad avere dei pargoletti pronti a prendere il suo posto sul grande schermo? Ormai dobbiamo aspettarci davvero di tutto.
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