Popieluszko, la speranza non si può uccidere: l’evento speciale del Festival del Cinema di Roma
Locandina di "Popieluszko"
Correva l’anno 1980 quando la Polonia attraversava una fase di protesta contro il regime comunista. Dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II i lavoratori cominciarono a scioperare contro il regime. La rivolta di Solidarnosc è appoggiata da padre Popieluszko. Questo rimarrà ucciso durante la brutale repressione attuata per sedare la rivolta e diverrà il simbolo della protesta e della voglia di cambiare del popolo polacco. Dopo oltre vent’anni da quella protesta, il regista Rafal Wieczynski decide di riportare in luce quegli avvenimenti, mai raccontati prima. La pellicola ha riscosso enorme successo alla presentazione, al Festival del Cinema di Roma, alla quale era presente anche l’ex leader del Solidarnosc e Nobel per la Pace Lech Walesa. Quest’ultimo fu un grande amico e collaboratore di Popieluszko. Quello che più di ogni altra cosa il regista desidera, è far vedere la pellicola al Papa, sperando anche che possa divenire possibile e reale il processo di beatificazione per questo grande personaggio, che ha dimostrato immensa solidarietà e ha dato la vita per la causa di un’intera nazione oppressa.