Questo farmaco comune in Italia causa infarto e ictus - Cinezapping.com
Allarme per questo farmaco comune e diffusissimo anche nel nostro Paese: provoca infarto e ictus, cosa fare se lo si assume.
Negli ultimi anni, la sicurezza dei farmaci comunemente prescritti e venduti senza ricetta è diventata una questione di crescente preoccupazione. Tra questi, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono tra i più utilizzati in Italia e nel mondo. Questi farmaci, come l’ibuprofene e il naprossene sodico, sono noti per la loro efficacia nel ridurre dolore, infiammazione e febbre. Tuttavia, recenti ricerche hanno sollevato allarmi riguardo ai rischi associati all’uso prolungato di questi medicinali, in particolare in relazione agli eventi cardiovascolari, come infarti e ictus.
Il dottor Zain Hasan, un rinomato anestesista della California, ha messo in guardia sulla pericolosità di questi farmaci, sottolineando come possano aumentare il rischio di eventi cardiovascolari anche del 50%. La Food and Drug Administration (FDA) ha confermato che l’uso di FANS può portare a un incremento significativo del rischio di infarti e ictus, specialmente nei pazienti con patologie cardiache preesistenti. Queste affermazioni non devono essere sottovalutate, considerando che milioni di italiani fanno uso di questi farmaci a causa di dolori cronici o infiammazioni.
Ma come possono farmaci apparentemente innocui come l’ibuprofene causare danni così gravi? Il professor Antonio Rebuzzi, cardiologo all’Università Cattolica di Roma, spiega che i FANS agiscono inibendo un enzima chiamato cicloossigenasi, il quale gioca un ruolo fondamentale nella produzione di prostaglandine, sostanze chimiche che aiutano a regolare vari processi corporei, inclusa la risposta infiammatoria. La riduzione delle prostaglandine porta a una diminuzione della protezione della mucosa gastrica e a un aumento della ritenzione di liquidi a livello renale, il che può sfociare in picchi di pressione sanguigna.
L’aumento della pressione arteriosa è particolarmente preoccupante, poiché rappresenta uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiache e ictus. Il cuore, per pompare il sangue attraverso un sistema vascolare, deve esercitare uno sforzo maggiore quando la pressione all’interno di questi tubi aumenta. Questo stress aggiuntivo nel tempo può portare a insufficienza cardiaca e a malattie ischemiche. Oltre ai FANS, anche i corticosteroidi, un’altra classe di farmaci antinfiammatori, sono stati messi sotto osservazione. Questi farmaci, utilizzati per trattare condizioni come l’asma, le allergie e le malattie infiammatorie, possono portare a ritenzione idrica e aumentare la pressione sanguigna.
Il dottor Hasan avverte che l’uso prolungato di corticosteroidi può avere effetti deleteri sul sistema cardiovascolare. La ritenzione di liquidi e la costrizione dei vasi sanguigni possono compromettere ulteriormente la salute del cuore. È fondamentale che i pazienti siano consapevoli dei potenziali rischi associati all’uso di FANS e corticosteroidi. Sebbene questi farmaci possano offrire un sollievo temporaneo, è essenziale che vengano utilizzati con cautela e sotto supervisione medica, specialmente in caso di uso prolungato. Se un paziente è costretto a utilizzare FANS per gestire condizioni croniche, come l’artrite reumatoide o dolori muscolari persistenti, è consigliabile monitorare regolarmente la pressione sanguigna e consultare il proprio medico per valutare eventuali alternative più sicure.
Esistono anche alternative ai FANS e ai corticosteroidi per la gestione del dolore e dell’infiammazione. I farmaci come il paracetamolo, noto anche come acetaminofene, potrebbero risultare meno nocivi per il cuore, ma recenti studi hanno rivelato che anche il paracetamolo può presentare rischi se assunto in dosi elevate. Pertanto, è importante utilizzare tutti i farmaci con cautela e in accordo con le indicazioni mediche. Inoltre, le terapie fisiche, gli esercizi di riabilitazione e le modifiche dello stile di vita, come l’adozione di una dieta equilibrata e l’esercizio fisico regolare, possono contribuire a ridurre il dolore e l’infiammazione senza il bisogno di ricorrere a farmaci potenzialmente pericolosi.
L’approccio multidisciplinare alla salute è spesso la chiave per gestire le patologie croniche in modo sicuro ed efficace. Per coloro che devono continuare a utilizzare FANS o corticosteroidi, è imperativo monitorare la propria salute cardiovascolare. Ciò include controlli regolari della pressione sanguigna, esami del sangue e valutazioni cardiologiche per identificare eventuali segni di deterioramento della salute prima che diventino problematici. Inoltre, la comunicazione aperta con il medico è vitale per adattare il trattamento alle esigenze individuali e ridurre i rischi.
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