Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Settembre 14th, 2012 | by Andrea Lupia
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“Il cavaliere oscuro” è stato di certo il film evento del 2008, seguito de “Batman begins” (2005) dello stesso regista Christopher Nolan. Sempre riguardante le avventure di Batman, storico personaggio della DC Comics, questa volta vede l’uomo pipistrello (interpretato da Christian Bale) scontrarsi con un nemico imprevedibile e pericolosissimo, il Joker (Heath Ledger). In questa guerra senza quartiere sarà affiancato dal Commissario Gordon (Gary Oldman) e dal Procuratore Distrettuale Harvey Dent (Aaron Eckhart), che dovranno ordire un piano intricato ed ad alto rischio, per cercare di fermare il clown assassino che ormai impazza per le strade di Gotham City. Il costo di questo scontro sarà altissimo, soprattutto perché nessuno riesce a comprendere davvero il Joker, né i delinquenti che lo hanno “assunto”, né Batman ed i suoi alleati.
“Il cavaliere oscuro” all’epoca sorprese tutti. Erano state moltissime le critiche (quasi quante le ovazioni) per il precedente “Batman begins“, giudicato un vero e proprio snaturamento del film supereroistico, in funzione di un maggior realismo, ma che è proprio la cosa più osannata da chi aveva invece gradito il film. Quindi, dopo una lunga attesa, il film sorprese tutti, convincendo anche una parte dei detrattori e, di fatto, gettando le basi vere e proprie per il bacino di appassionati che la trilogia (assieme al recente “Il cavaliere oscuro – Il ritorno“) può vantare.
La pellicola, in cui figurano anche Maggie Gyllenhaal, Michael Caine e Morgan Freeman, si avvale di tre punti di forza fondamentali. Innanzitutto un cast coeso e credibile, non solo nelle parti principali, ma fra le quali spicca lo scontro fra Batman ed il Joker, che crea un moto convettivo per cui le interpretazioni di Bale e Ledger si sostengono a vicenda, aumentando il potenziale l’uno dell’altro a dismisura. Sempre immensi Michael Caine e Morgan Freeman, ottimo Gary Oldman.
Secondariamente, ma non per importanza, la regia di Nolan assolutamente impeccabile, studiata nei minimi dettagli, che pur restando lontana dalla perfezione, riesce a cogliere alla perfezione tutto il necessario ed a volte qualcosa di più. E’ un fatto noto che ad ogni nuovo film del summenzionato regista inglese, almeno un paio di riprese, scene o sequenze, entreranno a fa parte della storia del cinema e dell’immaginario collettivo ed “Il cavaliere oscuro” non fa eccezione. Dalla sequenza del camion a quella della festa, dalla scena del Joker in gabbia a quella della moglie di Jim Gordon disperata, sono tutti pezzi di una splendida opera, sia dal punto di vista artistico, che tecnico.
Infine la trama, tanto vituperata perché giudicata complicata, è solo complessa e strutturata. Come in ogni opera che si rispetti c’è un piano, un qualcosa da ottenere tramite la propria creazione e Nolan (affiancato da David S. Goyer) ha scritto una storia in cui bisognava portare all’estremo se stessi, spingersi al di là delle proprie forze, per sconfiggere un male che sembra inarrestabile proprio per l’impossibilità di essere compreso.
Il film è semplicemente splendido ed al di là dei gusti personali, dei giudizi sulla trilogia e sul lavoro di Nolan in generale, anche i più accaniti detrattori hanno ammesso che il film è comunque degno di stima. La musica di Hans Zimmer e James Newton Howard è semplicemente stupenda e perfettamente integrata in una macchina della paura e dell’avventura perfettamente oliata e che meriterebbe un ascolto a parte. Non si può aggiungere molto altro a quello che è stato definito da molti “il più grande sequel supereroistico di tutti i tempi“, a parte che forse è anche più di questo è un bellissimo film in generale, capace di rivaleggiare per fascino e potenza narrativa, con i grandi capolavori del passato. Quelli della vecchia Hollywood, a cui Nolan palesemente si ispira.
Voto:
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