Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Aprile 6th, 2012 | by F. Fortuna
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Forse non ancora un “classico” nel senso accademico del termine (dopo tutto è un film del 1991 ed è considerato di “cultura media”) ma “Thelma & Louise” è di certo un cult. La sceneggiatura premio Oscar di Callie Khouri affronta il topos americano del viaggio sulle autostrade statunitensi e del superamento del confine di Stato allo scopo di scappare dalle autorità. Il genio di Ridley Scott ci mostra come si possa prendere un modello narrativo così navigato e farne un opera originale e a suo modo davvero unica. Le due amiche sono due donne normali, persino infelici, che diventano due eroine, due icone forti soprattutto perchè donne. Sanno usare le pistole, tengono testa agli uomini e persino alla legge americana. La polaroid che scattano per ricordo all’inizio del viaggio le incornicia in modo profetico, le imprime in qualche modo nella memoria di tutti gli spettatori che stanno per assistere alla loro storia.
Thelma (Geena Davis) è bella è un pò pazza, come la definisce la sua amica Louise (Susan Sarandon), peccato che sia costretta in casa da un marito più grande di lei che non le permette di fare nulla. Louise quasi la sottrae con la forza a questa vita, almeno per un fine settimana: a bordo di una vecchia Ford Thunderbird (terza protagonista) le due partono e si propongono di divertirsi il più possibile. Thelma vuole fermarsi in un locale, dove un bel tipo la invita a ballare e successivamente tenta di violentarla. Thelma lo uccide per evitare il peggio ma da quel momento saranno due fuggiasche. Non solo la vacanza, ma anche la loro stessa vita è compromessa senza ritorno ma il gioco vale la candela: le due, Thelma soprattutto, sono profondamente cambiate.
Fin dalla sequenza titoli ci vengono presentati tutti gli elementi del film: lo scenario in cui le due si muoveranno appare prima in b/n e a poco a poco arriva ai colori, a simbolo del cambiamento. Sentiamo per la prima volta il tema del film: una composizione che riporta alla mente un pò il western e un pò il poliziesco, suggerendoci da subito quale sarà l’atmosfera dell’intero racconto ovvero avventura, carica e forza ma anche un’angoscia di fondo che non abbandonerà mai le due protagoniste. Nel corso del film avremo modo di sentire la stupenda colonna sonora rock-country che bene si addice alla forza vivace delle due. Lo stile di “Thelma & Louise” è indubbiamente classico ma molto più dinamico del solito: Ridley Scott sceglie di girare molte inquadrature lunghe facendo muovere continuamente la macchina da presa seguendo i personaggi all’interno degli ambienti. Il racconto è punteggiato dall’immagine ricorrente di un’autostrada di cui non vediamo la fine, che si perde all’orizzonte e sulla quale sfreccia la macchina delle due eroine. Molto bella anche la fotografia di Adrian Biddle che segue bene le tendenze della fine degli anni ’80. Avvolgente e sempre curata nel dettaglio, calda, riprende bene la luce naturale di quei luoghi (Arkansas, Oklaoma e Colorado).
Lo spettatore attento si accorgerà che la caratterizzazione fisica delle protagoniste racconta bene il loro cambiamento. Nella prima parte del film, Louise è una figura decisamente maschile: porta i pantaloni, tiene i capelli raccolti, guida, protegge la sua amica e spara a chi vuole farle del male. Thelma ha i capelli sempre sciolti, ben curati, porta bei vestiti, somiglia a una casalinga anni ’60. Poi, come dice Thelma stessa, “È come se fosse scattato qualcosa in me” e in effetti vediamo che il suo volto cambia, diventa più deciso, lo sguardo è puntato in avanti verso il futuro. Ora indossa camicie e pantaloni, si lega i capelli perchè le danno fastidio. Louise è inoltre, una sorta di paladina dell’orgoglio femminile, che punisce gli uomini che molestano le donne anche solo con gesti osceni fatti da un camion in corsa. È una Lisbeth Salander americana, una donna forte che impone il suo genere come al pari dell’altro e non ci sta proprio ad essere chiamata “il sesso debole”.
“Thelma & Louise” è una bellissima storia fatta da pochi personaggi che si muovono in grandi spazi aperti. C’è tutto in questo film: sentimento e amore, dramma personale, un pizzico d’ironia, inseguimenti con la polizia e sparatorie. E, soprattutto, il viaggio. C’è poco altro da dire, un racconto cinematografico semplicemente meraviglioso.
Voto:
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