Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Febbraio 7th, 2013 | by Andrea Lupia
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Con il procedere dei lavori per la terza, attesissima stagione di “Sherlock” le cui riprese sono in corso in questi giorni (ricorderete le immagini dei set in costruzione), concludiamo il nostro excursus sulla serie con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman. Come già avevamo accennato nel sunto della seconda stagione, fin’ora la più amata dal pubblico, gli episodi in questione sono tre e portano i nostri protagonisti sempre più vicini, fino allo scontro finale, al nemico che si era abilmente celato nell’ombra fino a quel momento, il tanto geniale quanto squilibrato Moriarty. La stagione si muove secondo i parametri narrativi già esplorati, cioè degli episodi auto conclusivi che però riescono in un modo o nell’altro a mantenere una progressione in quello che, se vi piace, potremmo chiamare il piano più vasto.
Come sempre bellissime le musiche e non solo quelle dello score vero e proprio (basti notare la musica triste che Sherlock compone al violino per Irene Adler) ed estremamente ben girata, la serie continua ad utilizzare qua e là delle soluzioni grafiche ed immaginifiche (il palazzo della memoria ne secondo episodio, per citarne uno) che riescono a non essere mai invasivi o fuori luogo. Come sempre il meglio è riservato dai protagonisti che, come nel caso dei film di Guy Ritchie sullo stesso personaggio, con la loro alchimia rendono impossibile allo spettatore staccarsi dallo schermo ed, in seguito, dimenticare facilmente i due personaggi. Ottimo il cast, con aggiunte che hanno migliorato ancora di più il materiale umano a disposizione e la narrazione.
Episodio uno: Scandalo a Belgravia
Dopo essersi salvati per un soffio da Moriarty, Sherlock e Watson vengono portati a Buckingham Palace dove sono informati da Mycroft (il fratello di Sherlock) in merito a delle foto, che se non recuperate, potrebbero portare ad uno scandalo in grado di minacciare la stabilità stessa del Paese. Le foto sono in mano all’affascinante e pericolosa Irene Adler (Lara Pulver), che sembra essere in grado di sedurre chiunque, perfino il freddo Sherlock Holmes. Una delle puntate migliori in assoluto, “Scandalo in Belgravia” esplora un lato solitamente messo da parte dalla narrazione ossia l’aspetto sentimentale, che di solito si concentra in maniera diversa, sul rapporto di amicizia fra Holmes e Watson. Finalmente messo in difficoltà, il nostro Sherlock deve affrontare Miss Irene Adler che è chiaramente molto più di una bella donna disinibita. Sensuale.
Episodio due: I mastini di Baskerville
Contattati da un uomo tormentato da incubi terribili, Sherlock e Watson si spostano fuori Londra per indagare su un mistero che sembra avere del sovrannaturale. Ispirato ad una delle più famose avventure del detective di Arthur Conan Doyle, questo episodio si muove sul doppio filo del realismo e della fantasia più sfrenata. Può davvero esistere un mostro che si aggira nelle campagne inglesi? In fondo perfino Sherlock è propenso a crederlo, ma come poi avrà modo di scoprire, sebbene manchi un vero e proprio mostro (a parte l’assassino) c’erano tutti gli elementi perché il mastino esistesse davvero, comprese le possibilità scientifiche, reali e quantificabili anche nella realtà. Spaventoso.
Episodio tre: Le cascate di Reichenbach
Sherlock Holmes, grazie ad una serie di casi risolti ha ormai raggiunto la notorietà e contemporaneamente Moriarty lancia un attacco simultaneo a diversi siti considerati inviolabili sul suolo inglese, per poi lasciarsi arrestare. Le cascate del titolo, si riferiscono al luogo della morte dello Sherlock Holmes dei racconti di Doyle, durante uno scontro terribile con la sua nemesi, il Professor Moriarty. In questa sede, lo scontro diventa totalmente d’intelletto, due massicce intelligenze contrapposte arrivano alla fine di una estenuante partita a scacchi dove l’avversario ha preparato una strategia raffinatissima e terribile, per distruggere anche il ricordo di Holmes. Il finale, commovente, è uno dei più belli che possa capitare di vedere. Massiccio.
Davvero una serie appassionante, che in questa seconda stagione ha dato il meglio del meglio, portando il tutto ad un livello superiore. Non posso che consigliarla a quei pochi che ancora non la conoscono ed augurarmi che non manchi troppo alla release della terza stagione.
Voto:
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