Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 5th, 2012 | by Andrea Lupia
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Da pochi giorni al cinema, l’ultimo film 007 che tutti ormai chiamano colloquialmente solo “Skyfall” sembra aver già conquistato gli spettatori di mezzo mondo. Non è difficile immaginare il perché. Questa pellicola diretta da Sam Mendes porta definitivamente James Bond nel nuovo cinema, o meglio nella nuova visione del cinema, che richiede un maggior realismo ed una maggior dose di veridicità degli eventi. Questa volta ritroviamo un James Bond con tutti i crismi del genere, luoghi esotici, bellissime e solitamente anche pericolosissime donne, marchingegni e gran brutta gente. Ma fin dalle prime battute del film, c’è qualcosa di diverso. Fin dalla theme song cantata da Adele, c’è una specie di nostalgia, di tensione particolare.
Mettendovi al sicuro da eventuali spoiler, possiamo dire che il film prenderà delle svolte inaspettate, in special modo il personaggio principale. James Bond, la faccia di bronzo, temerario, sempre perfettamente abbigliato e pettinato, sempre pronto a sedurre bellissime donne e a fare esplodere palazzi, aerei, automobili, metropolitane, beh qui lo incontrerete in una veste differente. Lo vedrete fare i conti con il tempo che passa e con la cruda realtà di essere solo un uomo e di doverlo accettare per avere la speranza di sconfiggere i nemici che questa volta, muovono il loro attacco direttamente al cuore dell’MI6.
Il film è in generale splendido, a meno che non fosse nel vostro interesse vedere un film su un eroe praticamente invincibile, perché Bond in questo film è più umano che in qualunque altro episodio della saga (arrivata alla pellicola numero 23).
Daniel Craig, che non tutti hanno gradito come James Bond dei nostri tempi, è come sempre impeccabile, credibile, ferino ed affascinante. Un James Bond perfetto, che in questo film in particolare, regala una delle sue più intense interpretazioni di sempre. Judi Dench è la ormai iconografica M, ma questo non le impedisce di essere ogni volta splendida e sempre più brava ed in questo caso, ancora più al centro delle vicende, ha l’occasione di brillare ancora più del solito.
Uno spettacolare Javier Bardem interpreta un cattivo atipico per un film di 007. Non mosso dal calcolo o ancora meglio dal guadagno, fa quello che fa (e non è poco) per vendetta personale, introducendo un concetto che nei film della saga di spionaggio più famosa del mondo, era solitamente relegato all’ultima parte del film, dove Bond si vendicava di qualche cattiveria subita da lui o dalla Bond Girl di turno con stile e brutalità.
Le Bond Girls, a proposito, sono davvero nella tradizione di James Bond. Bellissime e pericolosissime, riportano la rappresentazione della femme fatale agli antichi splendori, ma riuscendo a svecchiarne l’immagine ed a renderla credibile anche nel particolare momento cinematografico.
In conclusione, “Skyfall” non delude le aspettative e soprattutto non è il “The dark knigth – Rises” di 007. La caduta dell’eroe è rappresentata anche qui, è vero. Ma sebbene l’impronta di plausibilità sia ormai di certo la nuova direzione creativa e questo di certo sia stato iniziato da Nolan, le similitudini finiscono qui. Sam Mendes dirige un cast eterogeneo e di enormi capacità, ma si trattiene dallo strafare, confezionando un film misurato ed emozionante, sfruttando con gusto tutto ciò che è anima e corpo di James Bond per portarlo (con successo) nel nostro tempo. Andate a vederlo e restate fino alla fine. Non ve ne pentirete.
Voto:
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2 Responses to “Skyfall”: la recensione