Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Gennaio 31st, 2010 | by Giuseppe Guerrasio
0Sarà che ormai l’erotismo nel cinema va sempre meno di moda, o perchè comunque Tinto Brass ha saputo trasgredire e farsi notare in passato, ma poi ha sempre ripropostole solite cose facendo così perdere ogni interesse, ma sembra proprio che voglia tornare a provocare.
E’ di questi giorni l’annuncio del film “Chi ha ucciso Caligola?“, nuovo film del regista Veneziano (ma nato a Milano ricordiamo) che porta con se una novità di tutto rispetto, sarà il primo film erotico girato in 3D.
All’ AGI Tinto Brass ha dichiarato:
“Girerò il primo film erotico in 3D della storia del cinema. S’intitola ‘Chi ha ucciso Caligola?’ ma in molti l’hanno gia’ ribattezzato ‘Chiavatar’.
Sarà il primo film del genere in 3D al mondo, oltre ad essere forse il primo film 3D in Italia.
Riprendo il mio vecchio progetto del film sull’imperatore di Roma che mi fu scippato dagli americani e ne faccio un nuovo film. Le riprese dovrebbero iniziare tra maggio e giugno e racconterò la parte finale della vita di Caligola, la sua follia per la morte dell’amata sorella Drusilla, la decisione di far prostituire le mogli dei senatori per finanziare le casse dell’impero. Ci sarà poi un gruppo di senatori che cercherà di mettere al potere lo zio scemo Claudio e Messalina. Il film del ’79 che gli americani mi scipparono, finendolo e montandolo loro, parlava dell’orgia del potere. Questo parlera’ del potere dell’orgia…“
Non è stato ancora annunciato il cast, anche se alcuni rumors vogliono Stefano Accorsi tra le preferenze del regista, nè la società che si occuperà di realizzare il 3D, però in merito alla tecnologia Tinto Brass dichiara:
“E’ strepitosa. Ho visto delle scene e devo dire che affinare la sensorialità porta ad affinare la sensualità. Se un’attrice avvicina una mano alla telecamera hai la sensazione che la infili sotto i tuoi pantaloni… Esperienza magnifica.“
Se realmente ciò dovesse andare in porto ci sarà da aspettarsi una bella esperienza dall’unione di eros e tecnologia, ma davvero vi è necessità di tanto?