Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Dicembre 1st, 2011 | by johnbuckley
0Tutta colpa di “Titanic“. Non eravamo preparati alla DiCaprio mania. Noi maschietti, dico. Sapevamo solo, di sfuggita, che nel mondo del cinema esisteva questo ragazzino attore biondissimo e dal fisico efebico che all’epoca si trovava un po’ dappertutto, nei diari delle nostre compagne di scuola, nelle riviste per teenager, appeso alle pareti delle stanze delle nostre sorelline minori. Però tutto si fermava lì, tra i sogni e i sospiri delle adolescenti come già ci era capitato di vedere (e sopportare) mestamente con, tanto per dirne una, Brandon Walsh di “Beverly Hills 90210“. Non avevamo previsto però l’uscita di “Titanic“, nel 1997, e del fanatismo quasi religioso che come una febbre colpì le teenager italiane, e, a seguire, tv e magazine di ogni tipo.
“Titanic” uscì in Italia il 16 gennaio 1998. Il battage pubblicitario fu enorme. I mezzi dispiegati impressionanti. D’altra parte, non si poteva fallire. Si partì puntando proprio sulla storia d’amore, sul bel faccino di Leonardo e sulla smielata ma azzeccata canzone di Celine Dion, “My Heart Will Go On”. Quella fu la miccia.
Il problema fu che quello stesso fanatismo che idolatrava Leo e venerava la storia d’amore del film, in Italia, sbarrò la strada ad una critica lucida sul film di James Cameron. Lo stesso isterismo di massa fece passare quasi in secondo piano il valore reale del film. Molti ne parlavano con disprezzo, bollandolo come “roba da femminuccie”. E neanche gli Oscar vinti servirono per rivalutare la pellicola agli occhi di molti.
Diciamocelo, per molti ragazzini di allora, fu un incubo. Chi ricorda poi i terrificanti servizi giornalistici dell’epoca? “Titanic” batte tutti i record, frantuma il botteghino, record di presenza su grande schermo, ok, ma anche titoloni del tipo, “Ho visto “Titanic” 19 volte e non sono ancora stanca”. Eri una teenager sfigata se non l’avevi visto minimo tre volte al cinema e 15 in vhs pirata.
Un servizio uscito su “La Repubblica” del 1 Marzo 1998, forniva le statistiche del fenomeno: su cento ragazze sotto i 25 anni che hanno visto il film, ben 45 – quasi una su due – lo hanno visto almeno due volte.
Urla, svenimenti, pianti. La storia d’amore universale, che tutte sogna(va)no. Quella di lei ricca e di lui povero ma bello. Il fato avverso. L’amore vero. Il coraggio. Il sacrificio. La libertà. Temi universali brillantemente e furbescamente portati su schermo da Cameron.
Eppure il film aveva ben altro, e la DiCaprio mania era solo (perdonate il facile gioco di parole) la punta dell’iceberg. Intanto veniva sempre messa in secondo piano, se non proprio rimossa, la coprotagonista, Kate Winslet, criticata all’epoca (e anche in seguito) perchè “paffutella” ed un po’ anonima, invece perfetta per la parte, sensibile, romantica ed indipendente.
E poi c’è la regia di Cameron. Era lui l’artefice, il demiurgo, il narratore. E Cameron non deluse le aspettative, con una regia sontuosa e superba. In tutti i suoi film, dai primi fino all’ultimo “Avatar“, Cameron è sempre attento alla storia, focalizza l’attenzione sui personaggi, reali, vivissimi, sia quelli in primo piano che i secondari. La storia è sempliciotta, accusano in molti. Ma universale, aggiungo.
Poi c’è il ritmo, che non molla mai la presa. Dal bellissimo prologo, fino al malinconico finale, tutta la lunga seconda parte è da manuale del cinema. L’affondamento del Titanic è uno spettacolo grandioso e terribile, girato magistralmente, tesissimo. E non si tratta solo dei grandiosi effetti speciali, ma di sapiente uso dei mezzi, con i personaggi sempre in primo piano.
Non ultimo, Cameron evita anche, da grande Autore qual’è, la trappola dell’happy end.
“Titanic” uscì e fece sfracelli al botteghino. Il resto è storia del cinema.
In seguito, per anni, si parlò di un eventuale seguito. Tutti rumors non ufficiali, anche un po’ ridicoli per la verità: Jake non è morto, ma ha perso la memoria; Rose gira il mondo per trovarlo… Fortunatamente sono rimasti rumors e basta.
E adesso il film riesce nei cinema, nelle sale a partire dal 6 aprile 2012, in occasione dell’anniversario dell’affondamento della celebre nave. La novità è il 3D che siamo certi Cameron avrà curato nei minimi dettagli e renderà onore al film.
Sarei veramente curioso di sapere se qualche ragazza che è cresciuta con il mito di Di Caprio e magari ha visto il film più di una volta commentasse la nuova visione in 3D. Magari sarebbe sorpresa lei stessa a scoprire che il film l’ha emozionata come la prima volta. Questa volta non solo per gli occhi azzurri di Di Caprio.