Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Agosto 8th, 2012 | by Marco Valerio
0Il nuovo progetto dello Studio Ghibli potrebbe presto vedere la luce in seguito alla pubblicazione sul web di un primo trailer sottotitolato in inglese.
Il nuovo film dello Studio Ghibli è “Kokuriko-Zaka Kara”, il cui titolo internazionale è diventato “From Up on Poppy Hill” e in italiano si chiamerà “Dalla collina dei papaveri” è già uscito in Giappone l’estate scorsa ed è anche passato in concorso allo scorso Festival di Roma nella sezione Alice nella Città.
“Dalla collina dei papaveri” presto verrà distribuito anche in occidente, benché non ci sia al momento una data d’uscita precisa. Negli Stati Uniti il film sceneggiato da Hayao Miyazaki con Keiko Niwa e diretto da Goro Miyazaki (figlio di Hayao e già autore de “I Racconti di Terramare”) uscirà solo a marzo 2013, mentre nessuna notizia in merito ad una distribuzione italiana è ancora stata rilasciata.
L’unica certezza è che “Dalla collina dei papaveri” sarà distribuito nel nostro Paese (al cinema o direttamente in home video non è dato saperlo al momento) dalla Lucky Red che si è sempre occupata della diffusione dei capolavori dello Studio Ghibli nel corso degli ultimi anni.
“Dalla collina dei papaveri” è un adattamento, del manga omonimo di Chizuru Takahashi e Tetsurō Sayama.
Di seguito potete vedere il trailer sottotitolato in inglese di “Dalla collina dei papaveri”:
(se il video non parte, stoppare e ripremere play)
Il manga, “Kokuriko-Zaka Kara” è stato pubblicato per la prima volta nel 1980 sulla rivista shojo Nakayoshi e ristampato un paio di anni fa.
Di seguito la sinossi del manga, come riportata da Wikipedia:
La storia è ambientata a Yokohama nel 1963, un anno prima dei giochi della XVIII Olimpiade di Tokyo, che furono il segnale della avvenuta ricostruzione del Giappone dopo la guerra e sancirono il definitivo riconoscimento internazionale della nazione.
Umi è una ragazza di 16 anni, suo padre è morto in mare durante la guerra di Corea quando la sua nave aveva urtato una mina. Sua madre invece è docente universitaria negli Stati Uniti[8] ed è spesso assente per lavoro, la ragazza vive quindi con i fratelli minori in una sorta di ostello che gestisce assieme alla nonna, ricavato da un ex ospedale costruito sulla “collina dei papaveri” che domina il porto.
Umi ogni mattina issa due bandiere di segnalazione marittima che significano “prego per una navigazione sicura” così come le aveva insegnato il padre da piccola. Shun è un ragazzo di 17 anni ed ogni mattina arriva al porto sul rimorchiatore del padre adottivo per poi andare a scuola: vede sempre quello strano rituale con le due bandiere che si ripete giorno dopo giorno e ne è talmente incuriosito da scriverci una poesia (una sorta di “messaggio in bottiglia” verso la misteriosa ragazza delle bandiere) che pubblica sul giornale della scuola.
I due ragazzi sono finalmente destinati ad incontrarsi e ad innamorarsi durante le accese discussioni che si scatenano a scuola per salvare dalla demolizione il “Quartier Latin”[9], un edificio adibito a sede dei club scolastici, carico di storia e di ricordi ma ormai vecchio e fatiscente. Il Giappone si sta velocemente modernizzando e per il vecchio edificio non c’è più posto: ormai la dirigenza della scuola ha deliberato per la sua demolizione, ma grazie all’iniziativa di Umi che coinvolge tutte le ragazze della scuola nella battaglia, alla fine il vecchio “Quartier Latin” viene ristrutturato e salvato.
Quando però la ragazza comincia a raccontare a Shun di suo padre e della sua morte, al ragazzo la storia suona tristemente famigliare. Alla vista della fotografia dell’uomo, capisce improvvisamente la terribile verità: lui è figlio adottivo, e il suo vero padre è anche il padre della ragazza che ama e che quindi è in realtà sua sorella. I due ragazzi sanno che l’unica cosa da fare a quel punto è di ridiventare soltanto amici, ma entrambi capiscono che è ormai impossibile per loro ignorare il fortissimo legame che li unisce.
L’ultimo film dello Studio Ghibli ad essere uscito in Italia è stato “Arrietty”.