Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Marzo 12th, 2012 | by sally
0Dopo “Coco avant Chanel“, Anne Fontaine torna in sala con una divertente commedia romantica, “Il mio migliore incubo“, di cui oggi vi mostriamo trailer, foto e locandine. La storia vede il contrasto tra un uomo e una donna decisamente agli antipodi, che si ritrovano uniti per via dell’amicizia tra i loro figli, ecco la sinossi:
Lei vive con suo figlio e suo marito in un appartamento prestigioso di fronte agli eleganti Giardini del Lussemburgo… Lui vive con suo figlio nel retro di un furgone.Lei dirige una importante fondazione per l’arte contemporanea… lui sbarca il lunario con lavoretti saltuari e con i sussidi dell’assistenza sociale.Lei ha fatto 7 anni di università… lui 7 di galera.Lei ha rapporti stretti con il Ministero della Cultura e delle Arti… lui ha rapporti stretti con ogni singola bevanda alcolica che gli capiti a tiro.A lei piace il dibattito intellettuale… a lui piace il sesso occasionale con donne dai grossi seni.Sono agli antipodi… e non sopportano la vista l’uno dell’altro. Per di più non avrebbero mai dovuto incontrarsi, ma i loro figli sono inseparabili…Alla fine, capiranno una volta per tutte il perché…
La regista ha deciso di portare sullo schermo Isabel Huppert nei panni di Agate e Benoit Poelvoorde in quelli di Patrick. Gli attori sono stati scelti dalla regista, che aveva in mente proprio loro per il suo film, le sono sembrati fin da subito perfetti per le parti:
Per dirla tutta, volevo questi due attori e nessun altro. Ero sicura che con loro sarei riuscita a trasmettere un senso di autenticità, nonostante il fatto che non ci sia niente di “ordinario” , in nessun senso convenzionale, nel rapporto fra i due personaggi. E poi c’è un altro elemento chiave, legato ad un’esperienza personale.
Ed ecco come Anne Fontaine ha spiegato la nascita di questa particolare storia:
Qualche anno fa, mio figlio ha portato a casa un amico che veramente sembrava di un altro pianeta. Mio figlio aveva deciso che era il suo miglior amico. Io mi sono chiesta: com’è che questo ragazzo sembra così solo? Tutto che quello che lo riguardava appariva misterioso. E poi ho incontrato suo padre. Un personaggio stravagante , che viveva in condizioni molto precarie, ma non vedeva la sua situazione con l’ottica della vittima. E ho cominciato a chiedermi che relazione poteva svilupparsi tra due famiglie che erano completamente diverse ma che erano entrate in contatto tramite i figli, più o meno casualmente. Il mondo dell’infanzia altera i codici, solleva dubbi sulla nostra percezione – a volte gravata da pregiudizi – dello status sociale. Anche se devo dire che, in quel caso particolare, la situazione non è stata esplorata molto a fondo.
Un ruolo da non sottovalutare nella storia, è quello dei bambini, così come spiega la stessa Fontaine:
Dal momento che il film gioca continuamente con le nozioni di ciò che è innato e ciò che è acquisito, era difficile non evocare il rapporto con l’apprendimento. Ho pensato che fosse divertente immaginare che il figlio di Patrick (che è praticamente illetterato e ha lasciato la scuola a 11 anni) sia un ragazzino estremamente dotato, e che, per converso, il figlio di questi borghesi progressisti, imbevuto di formazione classica, mostri totale indifferenza verso la cultura alta, e la sua sola passione siano i videogiochi.
Il film uscirà il prossimo 30 marzo, in attesa di vederlo in sala vi lasciamo al trailer e alle foto, enjoy!